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Musei, nel 2022 ci sono stati 150mila visitatori

26 luglio 2023 | 17:21
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Musei, nel 2022 ci sono stati 150mila visitatori

Erano 38mila nel 2019: impennata di presenze nei giorni del concerto di Harry Styles

REGGIO EMILIA – E’ in aumento “l’appeal” dei musei di Reggio Emilia, che hanno registrato una crescita dei visitatori anche in concomitanza con il maxi concerto di Harry Styles del 22 luglio scorso. Lo confermano i dati diffusi oggi dal Comune. In dettaglio nel 2019, l’ultimo anno di normalità pre-covid, i visitatori erano stati 38.487, mentre nel 2022, anno della ripresa dopo i picchi della pandemia e della piena fruibilità del nuovo museo di Italo Rota (riqualificato nel 2020), i visitatori sono stati 152.973, con ingressi più che triplicati, che hanno collocato quello di Reggio Emilia tra i musei più visitati in Emilia-Romagna.

Sabato scorso, giorno del concertone al Campovolo, sempre nei musei ci sono stati 220 ingressi (nell’ultimo sabato di luglio 2022, furono 101), mentre il giorno precedente erano stati 161. Anche il museo e la Sala del Tricolore, altro polo attrattivo del sistema museale civico con sede in municipio, hanno contato 300 visitatori nel giorno di Harry Styles (furono 62 nell’ultimo sabato di luglio 2022). Inoltre, rispetto al sabato della settimana precedente (13 luglio), la differenza giornaliera di presenze è rilevante: al Palazzo dei Musei l’aumento è stato del 36% e a quello del Tricolore del 540% (da 47 di sabato 13 luglio a 300 di sabato 22 luglio).

“La moltiplicazione di visitatori ai musei ci dice che il pubblico dei concerti non è tutto ‘mordi e fuggi’, non viene a Reggio Emilia per il solo concerto, ma è almeno in parte interessato anche a un’offerta culturale diversa, che la città offre. Un pubblico con interessi e motivazioni plurali”, osserva il sindaco Luca Vecchi. “Queste sono presenze che prima non c’erano e ora ci sono e sono anche frutto di scelte politiche e azioni strategiche maturate a compimento in questi anni. Sono presenze che generano indotto economico per albergatori e esercizi pubblici, ma anche per la cultura. Gli operatori privati sono invitati a cogliere questa opportunità”.

Per l’assessore a Cultura e Marketing territoriale, Annalisa Rabitti i numeri “sono di assoluto rilievo e interesse: confermano che i grandi eventi, così come i festival, funzionano nella nostra città anche da attrattori di interesse per i beni culturali, coinvolgendo tipologie di turisti specifiche, come famiglie e giovani curiosi, attivi e alla ricerca di novità”. I “nostri indirizzi strategici di sostegno e sviluppo della cultura e del turismo- conclude Rabitti- stanno ottenendo esiti positivi”.