Mangimificio Gima, i lavoratori dicono no a contratto peggiorativo

22 luglio 2023 | 14:59
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Mangimificio Gima, i lavoratori dicono no a contratto peggiorativo

La Flai Cgil e le Rsu dell’azienda hanno incontrato il sindaco Cavallaro e hanno rivendicato la piena applicazione del contratto dell’industria alimentare

RUBIERA (Reggio Emilia) – Lo scorso 19 luglio una delegazione sindacale composta da rappresentanti sindacali della Flai Cgil provinciale e dalla Rsu della Gima spa è stata ricevuta dal sindaco di Rubiera. Un incontro, richiesto unitariamente dalle federazioni del settore agro-industriale, che ha avuto come oggetto la vertenza in atto nel gruppo Gima, che opera nel settore mangimistico e che ha a Rubiera il sito produttivo di maggiore dimensione per capacità produttiva e per numero di persone addette, sulla corretta e completa applicazione del contratto nazionale di lavoro dell’industria alimentare.

I rappresentanti sindacali presenti all’incontro hanno illustrato al sindaco, Emanuele Cavallaro, il merito della vertenza che riguarda appunto la non totale applicazione dell’ultimo contratto nazionale di lavoro dell’industria alimentare, rinnovato il 30 luglio 2020.

Spiega la Flai Cgil provinciale: “L’azienda infatti, attraverso interpretazione unilaterale del contenuto del contratto nazionale di lavoro non ha erogato gli incrementi retributivi decorrenti dal mese di aprile scorso. Inoltre, in quanto non firmataria dell’ultimo contratto nazionale di lavoro si è fatta promotrice, su indicazione di Assalzoo, associazione che raggruppa le aziende mangimistiche private italiane, insieme ad Assocarni, associazione che raggruppa le aziende del settore della lavorazione delle carni, ed Italmopa, associazione che raggruppa le aziende molitorie ed i pastifici, dell’introduzione di un nuovo e diverso contratto nazionale di lavoro di filiera”.

Continua la Flai: “In un contesto caratterizzato da un lato da elevati profitti per il settore industriale alimentare e dall’altro dalla sempre maggiore perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti tale atteggiamento da parte dell’azienda si connota negativamente, laddove si consideri che il gruppo ha realizzato negli ultimi anni elevati profitti di cui è stata data anche rilevanza pubblica a mezzo stampa. In questo scenario il sindaco Cavallaro ha manifestato disponibilità a svolgere un’azione di mediazione tra le parti e si è impegnato ad assumere nei prossimi giorni un’iniziativa tesa a favorire il dialogo nella prospettiva di una composizione della vertenza in atto”.

Conclude Salvatore Coda della Flai Cgil: “Registriamo positivamente la disponibilità del sindaco auspicando che sia scongiurata l’uscita di queste aziende dal perimetro del contratto nazionale di lavoro dell’industria alimentare, tentativo a cui ci opporremo fermamente in accordo con i lavoratori interessati, in quanto si tratterebbe di un contratto nazionale di lavoro al ribasso che si risolverebbe con un pesante ed inaccettabile arretramento dei diritti del lavoratori”.