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Imprese, più salari e meno precari: la Fiom rinnova 3 contratti

27 luglio 2023 | 12:22
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Imprese, più salari e meno precari: la Fiom rinnova 3 contratti

Intese siglate in Calf, Geismar e Tecnove: “Così si contrasta la precarietà”

REGGIO EMILIA – Aumento del salario fisso e dei premi di produzione e riduzione della precarietà. Sono gli elementi comuni dei contratti integrativi rinnovati in questi giorni dalla Fiom-Cgil nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Reggio Emilia, che registrano oggi tre nuove intese.

Alla Calf di Montecchio, azienda che occupa circa 150 lavoratori, l’accordo siglato da Fiom e Fim Cisl prevede un aumento di salario di 70 euro fissi. “Una boccata di ossigeno per le tasche dei lavoratori, soprattutto quelli con i redditi più bassi che hanno visto il potere d’acquisto falcidiato dall’inflazione degli ultimi due anni”, sottolineano i funzionari Fiom Marco Ruffoni e Giovanni Prisco e Mario Olivito della Fim. Inoltre sale il premio di risultato annuale variabile che arriverà ad un massimale di 2.400 euro lordi con un anticipo pari al 65% (pari a 1.560 erogati) in corso d’anno. Per la prima volta si prevede poi un limite all’utilizzo di contratti in somministrazione, fissando in 36 mesi il tempo massimo che un lavoratore deve passare tra contratti a termine e staff leasing prima di essere assunto a tempo indeterminato in azienda, a differenza della normativa attuale che, con l’utilizzo dei contratti in somministrazione a tempo indeterminato, potenzialmente può mantenere in una situazione di precarietà anche per tutta la vita.

“Il contrasto alla precarietà è sempre centrale nella contrattazione collettiva che svolgiamo – dicono i sindacati- anche se dovrebbe essere il Parlamento a modificare la legge attuale rendendola più civile e quindi impedendo gli abusi che troppo spesso vediamo, anche nelle fabbriche reggiane”.

Altri due rinnovi di contratti aziendali riguardano nella Bassa reggiana la Tecnove di Novellara e la Geismar di Poviglio. Nella storica carpenteria Tecnove (circa 80 dipendenti) il salario fisso mensile aumenta di 50 euro lordi. Viene anche varato un nuovo percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari che vedrà la stabilizzazione di quindici giovani operai.

“Questa è la parte più importante del nuovo accordo- spiega Emiliano Borciani della Fiom- con la riduzione dei tempi di stabilizzazione ad un massimo di 20 mesi e la riduzione della percentuale massima di staff leasing al 10% invece del 20% previsto dalla legge”.

Infine alla Geismar il salario aumenta di 60 euro al mese e vengono incrementati il valore del buono pasto e il premio di risultato annuale (2.300 euro). Tra le novità anche delle ore di formazione per tutti i lavoratori sulla lettura della busta paga e sul contratto nazionale gestite direttamente dalla Fiom.