Fisco, frode su operazioni societarie: sequestro da 3,5 milioni e 2 denunce

REGGIO EMILIA – Una frode fiscale sull’asse Parma-Reggio Emilia, basata sulla compravendita di azioni societarie. L’hanno scoperta gli uomini delle Fiamme Gialle ducali, eseguendo oggi un decreto di sequestro preventivo per 3,5 milioni emesso dal Gip su richiesta della Procura nei confronti di una holding parmigiana e di due persone fisiche (il rappresentante legale della società e il suo consulente fiscale).

Tutto è iniziato nel 2017 quando, nel mirino della Gdf è finito un professionista di Parma che aveva svolto una consulenza per la cessione alla società oggi incriminata di alcune azioni di un’azienda di Montecchio, nel reggiano, operante nei settori della movimentazione e stoccaggio di merci e materiali. Le azioni dell’impresa reggiana (pari al 32% del capitale sociale) furono cedute per un controvalore di poco meno di 131.000 euro. Ma la holding che le aveva acquisite le rivendette nel 2018 ad una società neocostituita di Milano per 15,4 milioni.

L’anomalia ha insospettito i finanzieri che, nello studio del professionista, hanno tra l’altro trovato un perizia di stima in cui si indicava quale effettivo valore di mercato delle azioni l’importo di 14,3 milioni. Il rappresentante legale della holding e il consulente sono stati denunciati per “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici”.

In dettaglio, secondo l’ipotesi investigativa, la differenza tra il prezzo versato dalla società di partecipazioni parmigiana per l’acquisizione delle azioni e quello indicato nella perizia estimativa, è di fatto una “sopravvenienza attiva” che la società non ha indicato in contabilità e in dichiarazione dei redditi, per evadere le imposte.