Carcere, detenuto incendia cella: 5 agenti intossicati

5 luglio 2023 | 16:17
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Carcere, detenuto incendia cella: 5 agenti intossicati

Il carcerato è in coma farmacologico. L’allarme della Uil: “Si paga una riforma monca che consegna i malati di mente a gironi infernali ancora peggiori”

REGGIO EMILIA – Ha dato fuoco alla sua cella e ha “finito per intossicare l’intera sezione Atsm (Articolazioni per la tutela della salute mentale, ndr)” in cui è rinchiuso nel carcere di Reggio Emilia. A segnalare l’episodio, avvenuto questa mattina nella struttura di via Settembrini, è il segretario nazionale della Uil Pa Polizia penitenziaria Domenico Maldarizzi. Il detenuto è finito all’ospedale a causa delle ustioni e ora è in coma farmacologico.

“Pare – scrive in una nota il sindacalista – che tutto sia avvenuto per futili motivi, e solo l’intervento dei pochi poliziotti presenti ha evitato il peggio”, anche se purtroppo “degli agenti sono finiti al pronto soccorso cittadino per aver inalato dei fumi e lo stesso responsabile è stato letteralmente estratto dalla cella in fiamme dai poliziotti e inviato immediatamente in Pronto soccorso”.

Dunque, nel ringraziare gli agenti che sono intervenuti e ad augurare pronta guarigione ai cinque finiti al Pronto soccorso, Maldarizzi sottolinea che quanto accaduto nel carcere di Reggio “riporta in primo piano il problema dei reclusi con problemi psichiatrici, che rappresentano una delle principali emergenze degli istituti di pena”.

Emergenza, afferma l’esponente della Uil, che “si riverbera sugli agenti di Polizia penitenziaria, oltre che sui reclusi” e che mette in mostra “l’inefficienza del sistema”, dato che “è evidente che dopo la chiusura, sacrosanta, degli ospedali psichiatrici giudiziari la riforma sia rimasta monca, consegnando i malati di mente a gironi infernali ancora peggiori”.

Gironi infernali nei quali, conclude Maldarizzi, “finiscono anche le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria, che non sono formati, né giuridicamente deputati per la gestione sanitaria” dei detenuti con problemi psichiatrici.