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“Brescello, la serenità non si raggiunge facendo finta di niente”

2 luglio 2023 | 09:17
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“Brescello, la serenità non si raggiunge facendo finta di niente”

Agende rosse: “La commissione mista deve essere lo specchio della società civile brescellese: pro-loco, parrocchia, membri locali dell’associazionismo”

REGGIO EMILIA –Ci colpiscono le reazioni della politica reggiana scaturite a seguito della notizia relativa ai due exsindaci di Brescello iscritti nel registro degli indagati. Come Gruppo Agende Rosse di Reggio Emilia e provincia non intendiamo commentare la notizia in se’, ma ci preme porre l’accento sulle reazioni generate a partire dal sindaco di Brescello Carlo Fiumicino, il quale avrebbe affermato che l’obiettivo dichiarato della sua giunta, ovvero quello di far ritrovare la serenità alla comunità, a causa dell’esposizione mediatica che vede ancora Brescello al centro della scena, “ha ricevuto un brutto colpo”.

Ci chiediamo se la strategia per raggiungere la serenità è quella di fare finta di nulla. Infatti manca all’appello un commento da parte del sindaco di Brescello sulla recente sentenza della Cassazione che ha riconosciuto l’esistenza di una struttura autonoma di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Grande Aracri di Brescello vale a dire che c’è una ‘ndrina di Brescello. Ci sentiamo di ribadire al sindaco di Brescello che, oltre a porre la massima attenzione sulle procedure e gli atti amministrativi, serve prendere una posizione chiara, precisa e inequivocabile verso chi ha infangato il nome del paese in questi decenni.

Abbiamo invitato il sindaco a farlo attraverso una lettera molto chiara inviatagli in campagna elettorale alla quale però non ha evidentemente dato peso e non ha nemmeno risposto. Per ora, in questa nuova giunta, non rileviamo una “rottura” rispetto a quella precedente ma piuttosto una continuità nelle reazioni e nei modi di affrontare il tema del radicamento mafioso a Brescello. Anche le dichiarazioni del segretario provinciale del Pdl asciano un po’ sconcertati. Gazza parla di un percorso coerente, trasparente, senza esitazioni, con al centro il tema della legalità portato avanti in questi anni a Brescello e di un opposizione fatta in questi anni che ha posto la massima attenzione al tema della legalità.

Come gruppo Agende Rosse abbiamo partecipato alla Commissione Mista per la legalità promossa dalla giunta Benassi, ma facciamo fatica a ricordare l’opposizione di cui parla il segretario provinciale, anche per quanto riguarda altre attività e prese di posizione: in questi ultimi 5 anni non abbiamo rilevato granché. Sembra che nessuno del Pd di Brescello abbia qualcosa da dire. Si parla solamente tramite il segretario provinciale. Eppure a Brescello c’è un Pd che ha sostenuto l’attuale sindaco.

Infine Cgil e Cisl ribadiscono di riattivare la commissione mista per la legalità aBrescello. Come Gruppo Agende Rosse, avendo partecipato per anni alla commissione legalità, possiamo senz’altro affermare che prima di riattivare qualsiasi tavolo che abbia per oggetto legalità e contrasto alla mafia, vanno chiariti i presupposti che devono essere improntati alla massima chiarezza, condivisione e coraggio nel raggiungimento degli obiettivi.

Come Gruppo Agende Rosse di Reggio Emilia abbiamo sempre messo al centro della discussione il tema del decreto di scioglimento e la ricerca Cross, cosa che la giunta Benassi non ha mai voluto affrontare trovando le altre organizzazioni sedute al tavolo schierate sulla stessa posizione. La commissione mista deve essere lo specchio della società civile brescellese: pro-loco, parrocchia, membri locali dell’associazionismo, ecc… che in questi anni recenti non sono stati coinvolti, devono essere invitati.

I recenti fatti di cronaca giudiziaria danno conferma che il decreto di scioglimento è un documento importantissimo che descrive quelle che sono le moderne strategie di radicamento della ‘ndrangheta sul nostro territorio. Strategie tuttora presenti sotto i nostri occhi. Perché la ‘ndrangheta non agisce solo nelle imprese produttive o nei massimi sistemi dell’economia locale, ma “lavora” quotidianamente nella società civile proponendo la sua immagine semplice, “pulita” e “vincente” in tutte le minutissime azioni della vita quotidiana, nelle feste di paese, andando a prendere i figli a scuola, facendo la spesa al supermercato, ovunque.

Agende rosse