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Antenne telefonia, via libera al nuovo regolamento

10 luglio 2023 | 20:22
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Antenne telefonia, via libera al nuovo regolamento

In un’ottica di ottimizzazione delle localizzazioni, il piano incentiva il co-siting degli impianti

REGGIO EMILIA – Via libera in consiglio comunale a Reggio Emilia al nuovo regolamento comunale per l’istallazione di antenne e l’esercizio di impianti di telecomunicazione per la telefonia mobile. La votazione ha visto 17 favorevoli (Pd, Reggio E’, Più Europa, Europa Verde); 6 contrari (Lega-Salvini premier, Fratelli d’Italia, Fratelli d’Italia); 3 astenuti (Coalizione civica, Movimento 5 Stelle).

L’assessora alle Politiche per la Sostenibilità, Carlotta Bonvicini, ha illustrato all’Aula il documento: “Questa nuova versione del Regolamento per l’installazione delle Stazioni radio base arriva dopo una gestazione articolata e un importante confronto con le realtà che hanno animato il dibattito cittadino in tema di elettromagnetismo e localizzazioni delle infrastrutture”.

In particolare, ha spiegato, “è stata compiuta una revisione dell’ordine dei capitoli e una semplificazione di alcuni articoli” a cui si aggiunge “un nuovo elemento di progettazione, che diverrà cruciale per l’esercizio delle facoltà dell’Ente comunale di indirizzare la scelta dei punti precisi: la richiesta ai Gestori del programma annuale delle localizzazioni, un piano che dovrà necessariamente essere costituito dalle aree di ricerca in cui si intende andare a installare nuovi impianti”. Questo “permetterà una corretta e più completa gestione dell’iter da parte dell’Ente, che avrà il tempo per avviare le attività di concertazione con il territorio nonché di pubblicizzazione delle diverse richieste.

In un’ottica di ottimizzazione delle localizzazioni, il piano incentiva il co-siting degli impianti (utilizzo dello stesso palo/infrastruttura da parte di più gestori) e per questo gli uffici avranno la facoltà di diniegare richieste che prevedano nuove installazioni nel raggio di 300 metri da quelle esistenti. Al fine di una migliore ambientazione gli elementi radianti devono essere schermati con manufatti di copertura, generalmente cilindrici, ma valutabili caso per caso; la struttura di supporto e i manufatti esterni devono essere proposti in colorazioni adatte al luogo di installazione.

“Per quanto riguarda i canoni di affitto che il Comune percepirà, per quanto esigui, potranno essere utilizzati per realizzare opere di mitigazione nel quartiere o per effettuare monitoraggi periodici di verifica dell’impatto emissivo degli impianti stessi”, ha aggiunto. E’ previsto inoltre che si possano organizzare campagne di sensibilizzazione e formazione sul tema dell’elettromagnetismo, coinvolgendo Arpae presso le Consulte di quartiere e/o negli istituti scolastici.

“Proveremo con questo strumento a dare un contributo alla discussione e tenere il punto rispetto all’ottimizzazione delle localizzazioni e al confronto con i quartieri e il territorio”, ha concluso Bonvicini.

coalizione civica

Coalizione civica: “Siamo riusciti a portare più tutele per i quartieri e cittadini”
Il piano era stato proposto dal consigliere Dario De Lucia, capogruppo di Coalizione Civica, due anni fa e dopo un grande lavoro ha visto la luce. Dice De Lucia: “Io e Aguzzoli abbiamo presentato dieci proposte di contenuto e siamo riusciti a portarne a casa sette. E’ stato un grande lavoro con i cittadini che ci teniamo a ringraziare pubblicamente. Siamo mediamente soddisfatti”.

AggiungonoDe Lucia e Aguzzoli: “Abbiamo inserito la clausola dei 45 giorni a favore dei cittadini per depositare memorie e pareri rispetto alle nuove installazioni, la tutela del diritto di accesso agli atti per avere i dati rispetto alle nuove antenne, il fatto che debbano essere pubblicati dei comunicati stampa e non solo dare la notizia sull’albo pretorio, che siano fatti momenti pubblici di presentazione del piano antenne nelle consulte, che i soggetti gestori indichino le zone nei quartieri e non le vie e i fogli catastali come oggi così da lasciare margine all’amministrazione di decidere il sito migliore dove collocare il manufatto”.

E concludono: “Abbiamo ottenuto che i canoni di affitto dei terreni che i gestori pagano al comune siamo reinvestiti sui quartieri che avranno queste installazioni. Non è passato però un punto importante: la votazione ad oggi rimane solo in capo a sindaco e giunta senza possibilità di intervento sul documento del consiglio comunale e secondo noi invece serviva la responsabilità dei gruppi politici che siedono in Sala del Tricolore. Inoltre avevamo richiesto almeno un incontro pubblico per illustrare alla città il piano antenne, non è stato voluto da PD e alleati. Per questi motivi di merito ci siamo astenuti”.