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Stazione, controlli potenziati per tutta l’estate

28 giugno 2023 | 20:15
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Stazione, controlli potenziati per tutta l’estate

Il sindaco: “Chi crea problemi non è chi viveva alle ex Reggiane, ma alcune decine di persone che fanno uso costante di crac”

REGGIO EMILIA – I controlli rafforzati nella zona esterna e interna della stazione di Reggio Emilia, attivati sull’onda dell’omicidio del tunisino 18enne avvenuto il primo giugno scorso sulla banchina del binario 1, saranno mantenuti per tutto il periodo estivo. E’ quanto deciso nella riunione di oggi del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, come riportato stasera in commissione “Cultura della legalità” dal sindaco Luca Vecchi.

Il primo cittadino parla di una presenza delle forze di polizia “enormemente potenziata” nelle ultime settimane, con un presidio fisso nelle aree esterne gestito a rotazione da Questura, Polizia locale, Carabinieri e Gdf. All’interno della stazione, invece, sono stati predisposti “diversi turni al giorno” di pattuglia con agenti della Polizia ferroviaria. Azioni che, secondo l’assessore alla Sicurezza Nicola Tria, hanno già dato alcuni risultati.

“Nell’ultimo mese e mezzo – spiega Tria – ci sono state in zona stazione 5 denunce, 4 per furti (o tentati furti) e una per danneggiamento. Numeri che parlano di una situazione in sostanza sotto controllo”. Riprende il sindaco: “Non è che quella zona a sud della ferrovia (tra viale IV novembre, via Eritrea e piazzale Marconi, ndr) sia di colpo diventata bellissima e priva di problemi, ma ci sono numerose azioni su cui diversi attori stanno lavorando”.

Vecchi cita le ordinanze antialcol, il controllo delle residenze, il potenziamento delle telecamere e le “piccole opere di urbanistica” per limitare gli accessi alla stazione (tra cui un cancello nel sottopasso di prossima installazione) e interdire i cosiddetti “budelli dello spaccio”. Per il sindaco però “è sbagliato sostenere che a causare problemi siano le persone che prima occupavano le Reggiane e che ora si sono spostate. Quelle le conosciamo, sono state identificate e non sono le stesse”.

Invece “stiamo parlando di alcune decine di persone – non centinaia come alle Reggiane – di cui alcune hanno una situazione critica anche dal punto di vista della salute mentale perché fanno uso costante di crac e diventano elemento generatore di degrado e insicurezza”. Ma questo, scandisce Vecchi, “avviene solo in quel contesto della città e in nessun altro, mentre è molto migliorata la zona a nord dei binari ferroviari”.

Ricordando anche “la presenza costante” di educatori di strada e personale dei servizi mentali dell’Ausl il sindaco si dice convinto che “dobbiamo insistere in questa direzione dandoci il tempo di monitorare in autunno i risultati e proseguire poi con costanza e continuità”.