Seta, i sindacati: “Azienda abbandoni subaffidamenti”

22 giugno 2023 | 17:16
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Seta, i sindacati: “Azienda abbandoni subaffidamenti”

Un’azienda ha rinunciato al servizio nella zona di Carpi, Correggio e Reggiolo sostenendo che le condizioni economiche sono insostenibili

REGGIO EMILIA – Il tema dei subaffidamenti nel trasporto pubblico locale ritorna sotto i riflettori a Reggio Emilia. L’azienda “Rossi e Mora”, che si era aggiudicata il contratto di affidamento relativo al “lotto 1” (uno dei più grandi della provincia cioè la zona di Carpi, Correggio e Reggiolo), ha comunicato martedì scorso ai sindacati di non essere più disponibile ad effettuare il servizio dal primo luglio, subentrando all’azienda che lo gestisce attualmente.

Il motivo, spiegano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl autoferrotranvieri, sono le condizioni poste dal bando emesso dall’appaltatore Seta. “Da tempo – sottolineano le organizzazioni sindacali – avevamo denunciato che il valore per chilometro previsto nel bando non avrebbe potuto essere sostenibile e avrebbe portato problemi relativi all’aggiudicazione del lotto e mantenimento dell’attività, oltre ad essere totalmente incompatibile con la sostenibilità del costo del personale, ma le nostre osservazioni sono rimaste inascoltate”.

Inoltre “riscontriamo che Seta non si è mai resa disponibile a condividere con noi il bando, impedendoci di effettuare le verifiche relative alle clausole sociali e limitandosi a dichiarare che per l’azienda tutto era in regola”. Da ultimo “all’incontro tenuto lo scorso 21 giugno con l’azienda Rossi e Mora per discutere nel merito delle condizioni dei lavoratori degli altri lotti assegnati, l’azienda Seta non si è presentata: fatto grave, visto che quest’ultima è di fatto soggetto (pubblico) appaltante e responsabile in solido”.

I sindacati lanciano quindi un appello alla politica locale e regionale affinchè facciano “sentire la propria voce” con “l’obiettivo di arrivare ad una reinternalizzazione del servizio di Tpl, uscendo da ogni meccanismo di sub-affidamento”. Questo per riportare il trasporto locale su “binari di sostenibilità che non pongano il lavoro e la qualità del servizio a livelli al di sotto di quelli minimi di decenza”.