Remilia pride, in 5mila sfilano per le vie di Reggio

25 giugno 2023 | 21:37
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Remilia pride, in 5mila sfilano per le vie di Reggio

Tantissimi i giovani e le famiglie in piazza. Vecchi: “Non arretreremo nel sostegno alla casa Arcobaleno”

REGGIO EMILIA – Cinquemila persone per la seconda edizione del Remilia Pride. Un pomeriggio di festa per le vie del centro storico di Reggio Emilia per la seconda edizione del Remilia Pride. Non ci sono stati i numeri del 2017, prima edizione, con 13.000 manifestanti, ma i partecipanti sono stati comunque numerosi.

Tantissimi i giovani e le famiglie in piazza.

“Abbiamo avuto oltre 200 donatori per sostenere il Pride e 27 comuni che hanno dato il patrocinio oltre a una miriade di associazioni e sigle politiche” – ha detto Jacopo Vanzini, ragazzo transgender e vicepresidente di Arcigay Gioconda, dal palco in Piazza della Vittoria – “In questa Italia che cerca di cancellarci ogni giorno è una grande rivincità”.

Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, ha evidenziato che la nostra città è stata la prima città a celebrare una unione civile in Italia e sarà la prima a svolgere un matrimonio egualitario.

“Non arretreremo nel sostegno alla casa Arcobaleno, ma neanche nel sostenere le famiglie omogenitoriali che questo governo vuole cancellare proponendo una visione da medioevo. Il conflitto per ottenere i diritti io penso sia necessario così come da questa stessa piazza Nilde Iotti andò in scontro per ottenere la parità tra uomini e donne in Italia”.

“Un posto sicuro” è stato lo slogan scelto per quest’anno, ripetuto anche nella lectio magistralis della linguista Vera Gheno dal palco.

Non è mancato il sostegno della piazza del pride di Dario De Lucia, consigliere comunale e attivista per i diritti civili da sempre, che è sceso in piazza con tutta la famiglia.

Ha detto De Lucia: “E’ il primo pride per mio nipote, ci ha chiesto di partecipare in sostegno di un suo amico che ha due mamme, sono fiero di lui. Stiamo qui a parlare di falsa teoria del gender senza capire che le giovani generazioni sono più avanti e che l’uguaglianza tra persone gay e etero alla fine arriverà”.

E ha aggiunto: “‘Perché i gay hanno la parata del Pride e gli etero no?’, si domandano persone che non sono mai state discriminate una volta nella loro vita. Perché il Pride rappresenta la lotta di milioni di persone impegnate a chiedere una semplice cosa: il diritto di vivere un’esistenza senza essere perseguitati”.