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L’intelligenza artificiale sbarca in consiglio comunale

13 giugno 2023 | 15:31
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L’intelligenza artificiale sbarca in consiglio comunale

Presentata e approvata una mozione scritta con la AI per utilizzarla nei processi della pubblica amministrazione

REGGIO EMILIA – L’intelligenza artificiale chiama e il consiglio comunale di Reggio Emilia risponde. In sala del Tricolore è stata infatti approvata ieri una mozione per l’applicazione della cosidetta “AI” nei processi della pubblica amministrazione, presentata dal consigliere Giacomo Benassi di +Europa.

La particolarità del testo – annunciato come il primo del suo genere – sta nel fatto che il suo proponente lo ha solo revisionato, affidandone la scrittura ad un software. Non solo. La scelta è stata seguita poi anche dal consigliere Paolo Genta del Pd, che ha letto un intervento a sua volta redatto da un computer, a cui ha chiesto di commentare i punti salienti della mozione, che è stata approvata con 15 favorevoli (Pd, +Europa, Europa Verde, Reggio E’), tre contrari (Coalizione Civica e M5S) e 3 astenuti (Fratelli d’Italia e i consiglieri Riccardo Ghidoni e Cinzia Ruozzi del Pd).

Nel documento vengono anche indicate le eventuali applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale sui servizi del Comune. Si va da sistemi relativamente semplici come le “chatbot” per fornire assistenza automatica ai cittadini, (rispondendo a domande comuni e fornendo informazioni sui servizi e i processi amministrativi) fino a procedure più elaborate. L’Ai – sostiene il software che ha scritto la mozione – potrebbe essere impiegata anche nell’analisi dei dati e nella pianificazione urbana, con algoritmi in grado di predire i flussi di traffico o identificare i punti critici per la sicurezza urbana.

Assorbendo le informazioni provenienti da sensori e altre fonti, si potrebbero anche rilevare per tempo i rischi di alluvioni o terremoti consentendo una risposta più rapida ed efficace da parte delle amministrazioni pubbliche. Il consigliere Paolo Genta del Pd ha commentato: “Vorrei che non uscissimo dall’aula con la paura di questa innovazione, ma con la convinzione che l’intelligenza naturale può mantenere il controllo su quella artificiale attraverso un processo di formazione. Ecco perché il mio intervento è stato realizzato da un software, ma poi è stato da me revisionato come se lo avesse scritto un collaboratore”.

Per il primo firmatario della mozione Giacomo Benassi “non ha senso opporsi a un cambiamento così radicale, al contrario, ritengo sia necessario studiarlo a fondo per comprenderne vantaggi e criticità, applicarlo per migliorare i servizi e il lavoro delle amministrazioni pubbliche ma regolarlo attraverso norme specifiche e adeguata formazione”. Insomma “gestirlo nel miglior modo possibile perché, che ci piaccia o no, fa già parte del nostro futuro”, ha detto ancora Benassi.

Dario De Lucia, esponente di Coalizione civica che ha votato contro la mozione, si è detto preoccupato del livello di controllo che si è in grado di esercitare sui sistemi informatici, ad esempio sul tema della privacy dei dati e, soprattutto, per la perdita di posti di lavoro con la sostituzione in futuro da parte delle macchine. Tuttavia “non sono per negare l’intelligenza artificiale, ma anzi per svilupparla”, ha precisato poi De Lucia, chiedendo anche una commissione sull’argomento cone le parti datoriali e sindacali.

“Saremmo anacronistici se volessimo fermare questo treno”, ha detto il sindaco di Reggio Luca Vecchi, evidenziando però che ci si trova davanti “ad uno spiazzamento della vita democratica di fronte ad un cambiamento tecnologico inarrestabile che non fermeremo, ma a un certo punto andrà regolato”. In questa fase, ha concluso il primo cittadino, “penso si debba alimentare il discorso pubblico e favorire il livello di consapevolezza dei pro e dei contro, perché in futuro la regolamentazione dell’intelligenza artificiale non sia appannaggio di pochi tecnici con margini discrezionali, ma un patrimonio diffuso e condiviso nelle comunità”.