Guastalla, ubriaco distrugge il pronto soccorso

26 giugno 2023 | 10:32
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Guastalla, ubriaco distrugge il pronto soccorso

Un 30enne pakistano, che ha provocato 80mila euro di danni, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Distrugge il pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla provocando 80mila euro di danni e aggredisce i carabinieri: 30enne pakistano arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

È successo poco prima dell’una di questa notte quando, su richiesta di un cittadino, il personale sanitario del 118 è intervenuto a Reggio per soccorrere un uomo che era a terra. I sanitari hanno soccorso l’uomo e lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla. Giunto in ospedale l’uomo, che era ubriaco, è andato in escandescenza e, oltre a mostrarsi aggressivo con i sanitari, ha iniziato a danneggiare gli infissi, i macchinari e le ambulanze parcheggiate nei pressi del pronto soccorso.

Sul posto sono arrivati i carabinieri di Luzzara e Guastalla che, a fatica, sono riusciti ad avere la meglio sull’uomo solo dopo aver utilizzato lo spray urticante in dotazione. Il pakistano è stato portato in caserma e arrestato. A parte gli ingenti danni causati alla struttura sanitaria, stimati in almeno 80.000 euro, per fortuna non ci sono stati feriti.

L’Ausl comunica che “il pronto soccorso è stato chiuso dalle 2 della notte scorsa e riaperto alle 4.00 e funziona regolarmente”. L’Azienda, che ha sporto denuncia, scrive: “La Direzione e tutti i colleghi sono vicini agli operatori del Pronto Soccorso di Guastalla, già provati da un lungo periodo di forte pressione legata principalmente alle difficoltà della fase post pandemica”.

Dopo quel che è accaduto la Cisl propone una guardia giurata per vigilare sulla sicurezza dei sanitari nei pronto soccorso. “Non una novità e temiamo che non sarà nemmeno l’ultimo episodio”, commenta amaramente la Cisl. “Come prima cosa è doveroso esprimere solidarietà ai colleghi che questa notte, ma come tutti i giorni dell’anno, erano in servizio per dare una risposta alla cittadinanza. In seconda battuta occorre pensare agli interventi concreti”, afferma Gennaro Ferrara, segretario generale aggiunto della Cisl Funzione Pubblica Emilia Centrale.

“Già da mesi i dirigenti sindacali che seguono la sanità pubblica- prosegue Ferrara- hanno posto alla direzione il tema delle aggressioni, chiedendo collaborazione per la costruzione di una campagna di comunicazione rivolta a tutti coloro che accedono alle strutture sanitarie per ricordare che il personale dell’Ausl è lì per curare e non per essere aggredito”.

Questo perché ormai “le aggressioni per chi lavora in Ausl sono continue come le offese gratuite e gli insulti che si verificano in tutti i servizi aziendali a contatto con il pubblico”. Quando “leggiamo i dati dei professionisti in fuga dall’emergenza urgenza- aggiunge la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo- dobbiamo pensare anche a fatti come quello di Guastalla. Già il Governo aveva valutato di rafforzare la sicurezza negli ospedali, ma questo non è ancora accaduto: è bene che avvenga al più presto”.