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Gualtieri, tenta strage in un condominio: in carcere

29 giugno 2023 | 13:28
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Gualtieri, tenta strage in un condominio: in carcere

Un 39enne apre le valvole delle bombole saturando la cantina di gas: è stato arrestato e ora è dietro le sbarre

GUALTIERI (Reggio Emilia) – Un 39enne di Gualtieri, Davide Rovesti, è stato accusato di tentata strage ed è stato portato in carcere dai carabinieri dopo una giornata di follia. Il 16 giugno scorso l’uomo, verso le 14, si era messo alla guida della sua auto e l’aveva utilizzata come un ariete contro una siepe condominiale alta due metri situata nel condominio dove abita. L’aveva urtata almeno cinque o sei volte con una tale violenza da arrecare danni anche al suo mezzo.

Un vicino di casa, vedendo quel che accadeva, era sceso per spostare la sua macchina nel timore che potesse essere danneggiata. Il 39enne aveva continuato con delle manovre tali da non premettere al vicino di rincasare. Sul posto erano arrivati i carabinieri di Luzzara e Gualtieri che avevano visto il 39enne, scalzo, che pronunciava frasi senza senso sferrando un calcio contro il tronco di un albero e procurandosi dei graffi alla gamba. Solo dopo un’ora e mezza i carabinieri erano riusciti a calmarlo e a convincerlo ad entrare in casa. Lì hanno visto che l’appartamento era in condizioni disastrose: privo di finestre e di porte nelle stanze, con una bombola del gas presente in cucina ed allacciata al piano cottura, con dei fili elettrici scoperti.

Una volta calmato l’uomo i militari erano scesi di nuovo in strada dove c’erano, oltre al sindaco di Gualtieri, anche alcuni inquilini che si lamentavano perché l’uomo, giorni prima, aveva lanciato oggetti dalla finestra, gridando frasi senza senso ed infierendo contro di loro. Poco dopo le 17 era arrivata una nuova richiesta, questa volta da parte di un altro cittadino, perché, all’interno del suo supermercato, era appena arrivato il 39enne a bordo della sua auto che, in evidente stato di agitazione, lo aveva minacciato ripetutamente di morte.

I carabinieri lo avevano rintracciato, fermato e gli avevano ritirato la patente e sequestrato l’auto, dato che stava guidando ubriaco. Mentre i militari erano sul posto, l’uomo li aveva ripetutamente minacciati di morte. Tornato in tarda serata a casa, mentre rientrava, l’uomo aveva detto ai vicini: “Cosa credevate? Sono tornato, adesso ve la faccio vedere io”. Una volta arrivato a casa aveva lanciato dalla finestra del suo appartamento un oggetto che ha colpito il lunotto posteriore dell’auto del vicino rompendone il vetro. Poi si era affacciato alla finestra e aveva minacciato il vicino.

Anche in questo caso erano arrivati i carabinieri che erano riusciti a calmare l’uomo riprendendo il normale servizio. Poco dopo le 22.30 il 39enne aveva chiamato il 112 affermando che l’indomani sarebbe andato in caserma ed avrebbe ammazzato un militare con un coltello. Alle 23.15 i vicini avevano chiamato i carabinieri sostenendo che nel condominio si sentiva un fortissimo odore di gas ed era stata udita la voce del 39enne proferire minacce di morte. I carabinieri, giunti sul posto, avevano visto i vigili del fuoco che stavano mettendo in sicurezza l’area ed un gran numero di abitanti fuori dalle loro abitazioni.

I pompieri avevano detto ai carabinieri che avevano trovato in cantina una bombola di gas Gpl, con la valvola aperta, da cui fuoriusciva il gas e due altre bombole chiuse all’interno della cantina utilizzata dal trentanovenne e collocate nelle vicinanze. Ieri l’uomo è stato arrestato e portato in carcere. Il trentanovenne, peraltro, dopo la giornata di assoluta follia era stato arrestato e messo agli arresti domiciliari dato che doveva scontare una pena definitiva pari a 6 mesi per truffa. In questi giorni era inoltre uscito senza autorizzazione e, quindi, è stato denunciato anche per evasione.