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È morto l’attore Francesco Nuti

12 giugno 2023 | 16:52
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È morto l’attore Francesco Nuti

Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari “che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura”

ROMA – È morto stamani a Roma l’attore Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari “che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma”.

La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore. La famiglia chiede che sia rispettato il momento di grande dolore “e per questo motivo non intende rilasciare dichiarazioni”.

La carriera
Sul finire degli anni settanta, diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi, gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. In quegli anni, i Giancattivi partecipano a trasmissioni di grande successo, come la radiofonica Black Out e la televisiva Non stop. Il trio, dietro la regia dello stesso Benvenuti, compie poi il suo esordio cinematografico nel 1981, con il film Ad ovest di Paperino, che ripropone parte del repertorio storico del gruppo.

Nel 1982, abbandona il trio, che di lì a tre anni si scioglierà definitivamente, ed inizia una carriera cinematografica “solista”, prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c’è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli conferiscono una certa notorietà: in particolar modo il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d’argento come migliore attore protagonista.

Poi passa anche dietro alla macchina da presa ed esordisce, come regista, con Casablanca, Casablanca (1985), ideale séguito di Io, Chiara e lo Scuro, grazie al quale vince il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián ed il secondo David di Donatello come miglior attore. Realizza, tra la seconda metà degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, altre pellicole di grande successo: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).
Nello stesso periodo si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso poi nel 1992.

Anni novanta e duemila
Nel 1994, dopo una lunga e travagliata produzione, realizza l’ambizioso OcchioPinocchio, che però non incontra i favori del pubblico e della critica, rivelandosi un cocente flop. Pertanto, tenta di riprendere il filone che decretò il suo grande successo, ma non riesce a ripeterne i fasti: Il signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso, zero in condotta (2001) ottengono tiepidi consensi ai botteghini, non paragonabili ai successi degli anni precedenti. Negli anni successivi comincia a soffrire di depressione, ha gravi problemi di alcolismo e tenta persino il suicidio.

L’incidente
Alla vigilia del suo ritorno sui set, il 3 settembre 2006, entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico, venendo ricoverato ed operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Pare che sia violentemente precipitato dalle scale della propria abitazione. Il successivo 24 novembre esce dal coma e viene trasferito nell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel maggio del 2007 alcune notizie di stampa affermano un miglioramento e la possibilità che torni a camminare. Ai primi di giugno del 2008 l’ex-compagna Annamaria Malipiero, da cui ha avuto la figlia Ginevra nel 1999, comunica che l’attore è uscito dall’ospedale e continua la riabilitazione. Nel febbraio del 2009 il fratello Giovanni rilascia un’intervista al quotidiano fiorentino La Nazione, annunciando il suo ritorno a casa.

Ultimi anni
Il 21 settembre 2016 viene ricoverato in gravissime condizioni presso il CTO di Firenze a seguito di una ennesima caduta. In seguito all’incidente, viene ospitato in una clinica romana specializzata. Nel luglio del 2017 la figlia Ginevra Nuti diventa maggiorenne e si offre di fargli da tutrice legale, affermando in un’intervista al Corriere della Sera: “Francesco è e sarà sempre il mio papà anche se non può più parlare, muovere le mani e camminare ed è giusto che mi occupi di lui”. Il 7 dicembre 2019 ha ricevuto il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 “Alla carriera”, ritirato dalla figlia Ginevra in occasione della serata evento, che risulta così essere il primo riconoscimento alla carriera assegnatogli nella sua storia cinematografica e artistica.