Carcere, ancora sovraffollamento e infiltrazioni

8 giugno 2023 | 17:21
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Carcere, ancora sovraffollamento e infiltrazioni

La visita dell’associazione Antigone: “Avviata la ristrutturazione, ma permangono molte criticità”

REGGIO EMILIA – Sovraffollamento, ambienti in gran parte ancora insalubri o sporchi, ma anche qualche luce come la sezione ‘Orione’ per persone transgender (unica in Emilia-Romagna e che ospita 10 detenute) e “la grande cura dell’area verde esterna e dei laboratori per le attività e le lavorazioni”. Questo, in sintesi, il bilancio della visita al carcere di Reggio Emilia svolta ieri dall’associazione Antigone.

Attualmente, si legge in una nota, nella struttura “sono presenti 368 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 292 posti, con 285 condannati in via definitiva e 201 stranieri (dato che supera il 50% delle presenze)”.

Il carcere reggiano, scrive Antigone, è “un istituto particolarmente complesso”, che comprende “l’articolazione per la tutela della salute mentale (Atsm, l’unica in Emilia-Romagna dedicata agli uomini, con 43 presenze su 45 posti disponibili), la sezione ‘Orione’ per persone transgender (unica in regione, con 10 detenute) e un reparto femminile suddiviso a sua volta in una sezione per detenute comuni e una sezione ‘Z’ per congiunte di collaboratori di giustizia, che al momento della visita ospitano rispettivamente nove e due persone”.

Sul fronte delle strutture, sono stati avviati “i lavori di ristrutturazione per far fronte ai gravi problemi d’infiltrazione già rilevati in passato, che ancora compromettono pesantemente la salubrità degli ambienti”. Infatti “tutti i locali delle docce visitati, la gran parte delle sale della socialità e diverse celle presentano muffe diffuse su soffitto e pavimenti, muri scrostati e pozze d’acqua”, e una cella “posta accanto ai locali doccia è allagata”. Diversi spazi comuni, inoltre, “si caratterizzano per incuria e sporcizia, con cumuli di immondizia abbandonati”. Infine, da Antigone segnalano che “nella sezione Atsm sono ristretti due pazienti in attesa di un posto in Rems”.