Viabilità, da Tpl elettrico a Ztl: ecco il nuovo piano

17 maggio 2023 | 14:40
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Viabilità, da Tpl elettrico a Ztl: ecco il nuovo piano

Il sindaco e l’assessore Bonvicini: “Serve un cambio culturale che proviamo a innescare con azioni innovative”

REGGIO EMILIA – Meno smog, più sicurezza e maggiore vivibilità degli spazi urbani per una migliore viabilità. Sono i cardini attorno a cui ruota il nuovo “piano della mobilità sostenibile” (Pums) di Reggio Emilia, approvato lunedì in sala del Tricolore. Il documento, adottato nel 2019, aggiorna le azioni del vecchio piano della mobilità del 2008 rendendole più aderenti agli obiettivi climatici fissati dalla Commissione europea e a quelli previsti dai piani regionali, come ad esempio quello sulla qualità dell’aria. Nella parte che riguarda le infrastrutture il Pums dialoga infine con il piano urbanistico generale della città, anche questo approvato recentemente.

Il piano, illustrato in dettaglio questa mattina in municipio dal sindaco Luca Vecchi e dall’assessore alla Mobilità Carlotta Bonvicini, prevede scenari di breve (da qui a un anno), medio (al 2028) e lungo periodo (entro il 2033). Ecco perché, rispetto ad alcuni singoli interventi annunciati destinati a suscitare polemiche, il sindaco interviene a precisare: “Il Pums è un atto di pianificazione e va vissuto per quello che è: una proposta di strategia sul governo della mobilità, che è cosa diversa dalla gestione del traffico e della viabilità”.

Per Vecchi, “non è poi solo un provvedimento amministrativo e politico, ma penso anche un’occasione per crescere come città anche dal punto di vista culturale, confrontandosi con le politiche di mobilità più avanzate del nord Europa che questo piano ha recepito”. E’ infine, conclude il primo cittadino, “una eredità che lasciamo a chi dopo di noi sarà al governo della città”.

Entrando nel merito dei contenuti del piano l’assessore Bonvicini sottolinea in primo luogo che “non vengono inserite nuove infrastrutture ma si basano le politiche di mobilità sul completamento di quelle esistenti, a partire dal sistema delle tangenziali”. Altro macro tema affrontato è quello del trasporto pubblico che, secondo l’assessore, “deve essere attrattivo per tutti gli utenti e non focalizzato quasi esclusivamente, come è avvenuto durante la pandemia, sulle corse scolastiche”.

Per questo, dopo l’introduzione di un nuovo percorso (e relativo parcheggio scambiatore) del minibù “H”, entro il 2024 verranno acquistati i primi mezzi completamente elettrici, grazie ad un finanziamento di otto milioni con fondi del Pnrr. Il centro storico di Reggio, diventerà nel tempo un “ecoesagono” con estensione integrale della ztl e accesso solo ai veicoli elettrici e ibridi (tranne i residenti) e ai mezzi pubblici. Inoltre, annuncia sempre l’assessore, “è in corso una ricognizione del numero dei permessi alle ztl oggi esistenti perché ci siamo accorti che molti sono ‘dormienti’ e proporremo di ridurre il numero delle targhe (fino a 4) a cui sono associati”.

Nello stesso tempo saranno riqualificati in chiave di sostenibilità i cosiddetti “tappeti”, cioè gli assi di accesso al centro storico: via Gramsci, viale Magenta, viale Regina Elena e via Eritrea. Altro obiettivo del Comune è quello della cosiddetta “città 30” che, per la sicurezza, prevede di ridurre i limiti di velocità nelle strade urbane aumentando anche gli attraversamenti ciclopedonali protetti e installando anche in città rilevatori di velocità. Su questo, evidenzia però Bonvicini, “è necessario un intervento normativo”. Il Pums, conclude l’assessore, “propone insomma un cambio culturale che proviamo a innescare con azioni innovative”.