Maria Rita Cocciufa è il nuovo prefetto di Reggio Emilia

11 maggio 2023 | 17:27
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Maria Rita Cocciufa è il nuovo prefetto di Reggio Emilia

Cocciufa ha una vasta esperienza nella lotta contro la criminalità organizzata e nell’immigrazione, avendo gestito il fronte caldo di Lampedusa negli ultimi anni

REGGIO EMILIA – Il Consiglio dei Ministri ha annunciato oggi la nomina del nuovo Prefetto di Reggio Emilia, Maria Rita Cocciufa, originaria di Agrigento. Cocciufa ha una vasta esperienza nella lotta contro la criminalità organizzata e nell’immigrazione, avendo gestito il fronte caldo di Lampedusa negli ultimi anni. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Catania, ha intrapreso la carriera Prefettizia nel 1985 e ha ricoperto numerosi ruoli, tra cui quello di Vice Prefetto Vicario a Ragusa e Potenza.

Cocciufa ha fatto molto discutere come Prefetto di Agrigento quando si è scagliata contro le connivenze passive della comunità locale con i clan mafiosi, sottolineando l’importanza di modelli positivi nella lotta contro la mafia. La nomina di Cocciufa rappresenta un ulteriore passo verso la lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

Maria Rita Cocciufa è la terza donna consecutiva a essere nominata Prefetto di Reggio Emilia, dopo Maria Forte e Iolanda Rolli, in carica tra il 2017 e il marzo 2023. Antonella De Miro ha preceduto queste tre donne come Prefetto di Reggio Emilia dal 2009 al 2014. L’insediamento di Cocciufa è previsto tra circa 10-15 giorni.

Il sindaco, Luca Vecchi, in un messaggio la saluta così: “A lei, come a tutti i predecessori che si sono succeduti nel medesimo ruolo, voglio assicurare la massima collaborazione istituzionale e personale, nel rispetto delle precipue e distinte prerogative, in tutte le occasioni in cui ci sarà modo di lavorare assieme sugli importanti tavoli di concertazione cittadini e provinciali”.

Vecchi saluta anche la prefetta uscente Rolanda Iolli, con la quale negli anni scorsi “si è instaurato un proficuo rapporto che ci ha visti uniti nel contrasto alla criminalità diffusa, sul fronte dei protocolli antimafia e in numerose altre attività sempre al servizio del bene comune”.