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La città del 2030: ecco il Pug di Reggio Emilia

11 maggio 2023 | 17:49
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La città del 2030: ecco il Pug di Reggio Emilia

Neutralità carbonica, potenziamento e riqualificazione dei beni comuni sono le principali caratteristiche del piano urbanistico generale

REGGIO EMILIA – Il nuovo Piano urbanistico generale (Pug) di Reggio Emilia è stato presentato questa mattina dal sindaco Luca Vecchi e dal vicesindaco Alex Pratissoli.

Il Piano individua tre sfide come prioritarie per il futuro della città: la neutralità carbonica entro il 2050, la potenziamento e la qualificazione dei beni comuni, e l’attrattività della città. La strategia di rigenerazione urbana del Piano si compone di una serie di obiettivi e azioni relative a ciascuna delle principali direttrici dello sviluppo futuro della città.

Per quanto riguarda la neutralità carbonica, la rigenerazione urbana diventa un’opportunità per far crescere e rinnovare la città, scindendo definitivamente il binomio sviluppo e consumo che ha caratterizzato il periodo del boom edilizio e demografico. La riduzione del consumo di suolo diviene, pertanto, una scelta necessaria che ha portato alla cancellazione di tutte le previsioni di espansione fuori dal territorio urbanizzato ereditate negli ultimi 30 anni pari a 3.800 alloggi e 5 milioni e mezzo di metri quadrati di aree urbanizzabili.

Il Piano prevede anche azioni per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, come il potenziamento della forestazione urbana, la creazione di nuovi parchi e la valorizzazione delle vie d’acqua. Inoltre, il Piano favorisce la riqualificazione energetica e le fonti rinnovabili attraverso il recupero degli immobili e l’introduzione di incentivi economici ed edilizi. La strategia di rigenerazione urbana del Piano mira anche a qualificare i beni comuni e aumentare l’attrattività della città, al fine di attrarre talenti e investimenti di alta qualità per l’occupazione e la sostenibilità.

“Il lavoro che ha contraddistinto il Pug si è composto di mesi di ascolto della città, di raccolta dati, ed è sfociato in una sintesi alta di ciò che immaginiamo sarà la Reggio Emilia dei prossimi anni – afferma il sindaco Luca Vecchi – Questo piano dà alcune linee guida molto precise: da un lato c’è una fortissima impronta legata alla sostenibilità e all’ecologia. In tal senso sono già numerosi anni che operiamo, con tante, differenti azioni che hanno visto Reggio scalare le classifiche di Legambiente. Al tempo stesso c’è un tema di attrattività di imprese innovative e di talenti, per sostenere il lavoro. Non meno rilevante è l’aspetto della vivibilità della città, ovvero la possibilità che i cittadini hanno di trovare i servizi fondamentali in modo rapido e nel proprio quartiere. Infine ci tengo a sottolineare il fatto che davanti all’emergenza casa che contraddistingue ormai tutte le città contemporanee abbiamo immaginato un significativo intervento pubblico per porre rimedio a questo problema”.

Pug

“Si tratta di un atto che detta le regole della rigenerazione urbana e dà un contributo alla visione della città, orientando le scelte a: neutralità climatica come sfida e responsabilità; rigenerazione urbana e stop al consumo di suolo per valorizzare l’esistente, attrarre e mantenere le funzioni in centro – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – Tra le ambizioni del piano vi è anche quella di diventare la prima città in Italia per impianti solari”.