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Il Papa: “Mai contrapporre la natalità all’accoglienza”

12 maggio 2023 | 17:29
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Il Papa: “Mai contrapporre la natalità all’accoglienza”

Il discorso del Papa agli Stati generali della natalità, dopo l’intervento di Giorgia Meloni: “La famiglia non è parte del problema, ma della sua soluzione”

ROMA – Papa Francesco ha sottolineato come la natalità e l’accoglienza siano due facce della stessa medaglia che ci rivelano la felicità presente nella società. Nel suo discorso agli Stati Generali della Natalità, il Pontefice ha parlato accanto alla premier Giorgia Meloni, affermando che “una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, mentre una società infelice si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno”.

Papa Francesco ha poi continuato sottolineando che sentirsi soli e costretti a contare esclusivamente sulle proprie forze è pericoloso, in quanto erode lentamente il vivere comune e porta alla rassegnazione di esistenze solitarie, in cui ciascuno deve fare da sé. Questo porta solo i più ricchi a poter permettersi, grazie alle loro risorse, di avere maggiore libertà nello scegliere la forma da dare alle proprie vite, il che è ingiusto e umiliante.

Il Pontefice ha affermato che viviamo in un clima sociale in cui mettere su famiglia si sta trasformando in uno sforzo titanico, anziché essere un valore condiviso che tutti riconoscono e sostengono. “Bisogna cambiare mentalità”, ha continuato Papa Francesco, “la famiglia non è parte del problema, ma della sua soluzione. E allora mi chiedo: c’è qualcuno che sa guardare avanti con il coraggio di scommettere sulle famiglie, sui bambini, sui giovani?”.

Il discorso del Papa si concentra sulla necessità di investire nelle famiglie e nella natalità come elementi fondamentali per la felicità e il benessere della società nel suo insieme. Le parole di Papa Francesco sono un invito a riconoscere il valore delle famiglie e a sostenerle concretamente, in modo da creare una società più felice e inclusiva per tutti (fonte Dire).