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“Da Castelnovo Monti a Reggio, madre perde bambino”

20 maggio 2023 | 15:44
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“Da Castelnovo Monti a Reggio, madre perde bambino”

Nadia Vassallo: “Quando il punto nascita era aperto molte vite sono state salvate in extremis e ciò rende molto forte l’amarezza per la scelta scellerata di far cassa sulle donne della montagna”

REGGIO EMILIANei giorni scorsi ho appreso che sarebbe avvenuto il decesso di un neonato dopo che la mamma si era presentata all’ospedale di Castelnovo Monti e da qui è stata inviata a quello di Reggio, dove il feto, prossimo a termine gravidanza, è arrivato privo di vita.

Mi rattrista molto questo fatto e credo che il sentimento accomuni i genitori, il personale sanitario e chiunque sia venuto a conoscenza della cosa.

Il fatto è che, al contrario di quanto succede per i parti sull’ambulanza in strada andati a buon fine dove tutti si rallegrano pubblicamente, questa vicenda è a tutti sconosciuta perché nessuno ne ha parlato e chissà se altre vicende analoghe e quante di esse sono già avvenute.

Di certo non sarò io a muovere colpe ad alcuno e spero che nessun dirigente scarichi la responsabilità su chi opera in prima fila.

Immagino che, proprio la chiusura del punto nascita del Sant’Anna e i protocolli per deviare a Reggio l’assistenza al parto, siano una grossa stortura per gli operatori e gli assistiti, generando imbarazzo nelle scelte operative e deontologiche, a scapito della sicurezza delle mamme e dei bambini.

Quando il punto nascita era aperto molte vite sono state salvate in extremis e ciò rende molto forte l’amarezza per la scelta scellerata di far cassa sulle donne della montagna lasciandole senza assistenza al parto in territori che richiedono anche quasi due ore per arrivare in un centro attrezzato.

Nadia Vassallo, consigliere comunale di minoranza a Castelnovo Monti