Cellulare mentre si guida: 16 sanzioni in un solo giorno

10 maggio 2023 | 15:11
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Cellulare mentre si guida: 16 sanzioni in un solo giorno

Nel corso dei primi mesi del 2023, sono state elevate dalla polizia stradale 448 multe: il doppio rispetto all’anno scorso

REGGIO EMILIA – La Sezione polizia stradale di Reggio Emilia e i distaccamenti di Castelnovo Monti e Guastalla hanno intensificato i controlli sulla guida distratta da inizio anno. In particolare, si è prestata particolare attenzione all’uso corretto di dispositivi radio e telefono cellulare mentre si è alla guida, sulle principali arterie stradali della provincia.

Nel corso dei primi mesi del 2023, sono state elevate 448 sanzioni per la guida mentre si utilizzava il cellulare o lo smartphone. A ciascun conducente sono stati decurtati 5 punti dalla patente di guida. Ieri, durante i controlli, ben 16 conducenti sono stati sanzionati per l’uso del telefonino alla guida, uno dei quali ha subito il ritiro immediato della patente di guida per la sospensione, in quanto recidivo negli ultimi due anni.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, gli automobilisti sanzionati sono stati 220. Di fronte a questo aumento delle violazioni, il comando di polizia stradale continuerà la sua opera di prevenzione e controllo attraverso le proprie pattuglie.

L’utilizzo del telefono cellulare o di cuffie sonore, impegnando una o entrambe le mani, rappresenta, secondo le rilevazioni dell’Istat, la prima causa di incidenti stradali. Il loro uso amplia notevolmente i fattori di rischio di sinistri stradali, comportando condotte di guida incerte, rallentate o manovre improvvise e non presegnalate.

È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolari, purché il conducente abbia una capacità uditiva adeguata ad entrambe le orecchie, che non richieda l’uso delle mani per funzionare. La sanzione prevista per tale contravvenzione è di 165 euro, con la decurtazione di 5 punti sulla patente. È previsto, inoltre, il ritiro della patente di guida su strada in caso di recidiva biennale e la conseguente sospensione da parte della prefettura per un periodo da uno a tre mesi.