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Caro affitti, Valditara contro i sindaci di centrosinistra

10 maggio 2023 | 18:37
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Caro affitti, Valditara contro i sindaci di centrosinistra

Lepore: “Si metta a lavorare”. Il ministro attacca le amministrazioni di centrosinistra, i primi cittadini insorgono

ROMA – Il caro-affitti infiamma la giornata politica. Ad accendere la miccia è il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, che ai microfoni di SkyTg24 dice: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso”.

LEPORE: “VALDITARA SMETTA DI PARLARE E SI METTA A LAVORARE”

Pronta la risposta del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Il Governo Meloni “è indietro sul diritto allo studio” e sul problema casa. Per questo il ministro Giuseppe Valditara “sarebbe meglio che invece di dichiarare si mettesse a lavorare”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, replica con asprezza alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, secondo cui il problema del caro affitti è “grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra”. Frasi che Lepore proprio non digerisce. “Per essere il ministro del Merito è abbastanza disinformato- attacca il sindaco di Bologna- il diritto allo studio è una competenza dello Stato e delle Regioni, quindi sarebbe meglio che il ministro invece di dichiarare si mettesse a lavorare. Perchè è già ministro da un po’ e gli studenti italiani hanno bisogno di un Governo che risponda alle loro esigenze”. Proprio questa mattina anche a Bologna sono spuntate le tende davanti al Rettorato dell’Alma Mater, come forma di protesta proprio contro il caro affitti e la difficoltà a trovare alloggi per studenti in città. “Chi oggi pone la questione del diritto allo studio e della soluzione abitativa nelle città, pone una questione giusta- condivide la protesta Lepore- come politica dobbiamo rispondere con azioni concrete, sia di breve sia di lungo periodo. Bologna lo fa col proprio piano per l’abitare. Sarebbe bene che il Governo, invece di irridere chi protesta o scaricare sempre sui sindaci di centrosinistra, si assumesse le proprie responsabilità”.

Secondo il primo cittadino di Bologna, infatti, “da questo punto di vista il Governo è molto indietro. C’è bisogno di risorse sul diritto allo studio e serve un piano casa nazionale. Se oggi si vuole dare sollievo ai redditi delle famiglie, agli studenti e a chi vuole lavorare nelle città bisogna partire dalla casa, perchè è il costo che grava di più sulle famiglie”. Secondo Lepore “gli alloggi per studenti si trovano, ma hanno costi molto alti. Occorre quindi che il Governo metta in campo un piano nazionale. A Bologna abbiamo un piano da 200 milioni per l’abitare in città. Ma stiamo accogliendo studenti da tutta Italia e non credo che Bologna possa risolvere i problemi del Paese. Occorre che sia il Governo a farlo”, insiste il sindaco.

NARDELLA: “NON C’È LIMITE ALLA VERGOGNA”

“Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna”. È quanto scrive su Twitter il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che così commenta le dichiarazioni di queste ore del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara sul caro affitti.

GUALTIERI: FAREMO STUDENTATI, VERGONA CHE UNIVERSITARI SPENDANO CERTE CIFRE

“È una vergogna per Roma che gli studenti universitari debbano spendere cifre incredibili per avere delle mezze stanze. Li voglio incontrare. Questo è un Paese con pochi studentati ma nel Pnrr ci sono risorse e noi vogliamo realizzarli a Roma. C’è un mercato degli affitti drogato anche per l’assenza di una legge che limiti i B&B. Prevediamo anche un’agenzia degli affitti e abbiamo già iniziato a comprare case popolari“. Cosi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso della trasmissione Omnibus in onda questa mattina su La7 (fonte Dire).