Camera di commercio, c’è l’accordo sulla fusione

22 maggio 2023 | 17:50
Share0
Camera di commercio, c’è l’accordo sulla fusione

Dopo i ‘veleni’ dello scorso febbraio. Il primo presidente del nuovo ente, che raggruppa Reggio Emilia, Parma e Piacenza, sarà Stefano Landi

REGGIO EMILIA – Torna a splendere il sereno sulla futura Camera di commercio dell’Emilia. Dopo i ‘veleni’ dello scorso febbraio che avevano messo in forse il progetto di fusione degli enti camerali di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, è stato oggi trovato un accordo. A siglarlo, nella sede della della Borsa merci della Camera di commercio di Parma, sono stati i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali dei tre territori, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla.

“L’intesa – dicono – è frutto di un intenso lavoro responsabile che ha trovato la giusta mediazione per costituire una grande Camera di commercio di valenza internazionale, ma che tiene i rapporti con tutto il sistema sociale, economico ed istituzionale di questo territorio che sta nel mondo con le sue filiere e così importante anche per la Regione Emilia-Romagna”. In dettaglio la nuova maxi Camera di commercio avrà sede legale a Parma e sedi operative a Reggio Emilia e Piacenza. Il Consiglio camerale sarà costituito da 33 membri di cui 30 in rappresentanza delle associazioni di categoria. Di questi, come stabilito dagli accordi del 2016, saranno espressi 10 ciascuno dalle tre province.

La giunta camerale sarà invece costituita da otto componenti, il presidente e sette membri, di cui due di Parma, due di Piacenza e tre di Reggio Emilia che avrà nel primo mandato un rappresentante in più in quanto territorio con i parametri più alti per numero di imprese, occupazione e valore aggiunto. Il presidente della Giunta camerale sarà nominato per acclamazione e sarà per il primo mandato quello della Camera di commercio di Reggio Emilia (ovvero Stefano Landi) e a rotazione (tra i tre territori) per i successivi.

Camera di commercio

I vicepresidenti saranno due e si alterneranno a rotazione (nel primo mandato saranno espressione di Parma e Piacenza). Le nomine per le strutture partecipate (società, fondazioni, eccetera) saranno espressione del territorio di riferimento su cui le stesse sono localizzate. Gli avanzi patrimonializzati e i patrimoni immobiliari delle singole Camere di commercio, dopo verifica, saranno destinati nel tempo all’originario territorio o comunità di imprese che ha contribuito al loro accumulo. Infine, le associazioni dei territori di Parma e di Piacenza che hanno sottoscritto il ricorso al Tar del 13 marzo scorso e le associazioni del territorio di Reggio Emilia che hanno sottoscritto a febbraio lo scioglimento dell’apparentamento, si impegnano a ritirare tali atti e “a rispettare integralmente quanto concordato”.