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Alluvione, in alcune zone manca cibo e acqua

19 maggio 2023 | 17:31
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Alluvione, in alcune zone manca cibo e acqua

I Comuni dell’Unione della Bassa Romagna si trovano in una situazione di emergenza: dopo l’alluvione si lotta contro il fango

ROMA – Aumenta il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Ai cinque morti della provincia di Ravenna (due a Russi, uno a Castel Bolognese, due a Sant’Agata sul Santerno), oggi se ne aggiunge un altro: infatti, un uomo è stato trovato morto in casa a Faenza, facendo salire a sei il bilancio attuale. La Prefettura di Ravenna ha confermato la notizia della nuova vittima. Con questa ultima perdita, il numero totale di vittime del maltempo in Emilia-Romagna sale a 14.

Continuano gli sforzi di salvataggio, con famiglie ancora isolate e senza elettricità, soprattutto nelle zone di Forlì-Cesena e soprattutto nelle aree collinari. Nella Bassa Romagna, c’è una carenza di cibo e acqua, ma alla luce delle previsioni meteo, le autorità continuano a raccomandare ai cittadini di non uscire e di rimanere ai piani alti. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che i danni accertati sull’intero territorio regionale ammontano già a sei miliardi di euro.

Il Consiglio dei ministri discuterà dell’emergenza alluvione in Emilia-Romagna martedì, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha fissato un incontro con il premier Giorgia Meloni subito dopo il Consiglio dei ministri. Bonaccini ha ribadito la necessità di avere al più presto un commissario. Nonostante la descrizione di una situazione disastrosa, con numerose frane che coinvolgono 60 comuni e 400 strade distrutte o interrotte, Bonaccini ha assicurato che l’intera regione è già al lavoro per ripartire e ricostruire. Ha affermato: “Sarà dura, avremo bisogno di tutto e di tutti, ma ce la faremo anche questa volta”.

NELLA BASSA ROMAGNA SCARSEGGIANO CIBO-ACQUA, MA “STATE AI PIANI ALTI”
Le scorte di cibo e acqua si stanno esaurendo e i Comuni dell’Unione della Bassa Romagna si trovano in una situazione di emergenza. Ai cittadini viene chiesto di rimanere al piano superiore delle proprie abitazioni. I nove paesi dell’Unione dei Comuni (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno) nella provincia di Ravenna si trovano in una situazione critica. L’acqua ha invaso molte case e terreni e continua a fluire, ma la quantità d’acqua che sta attraversando il territorio è enorme e il suo percorso non è prevedibile.

Quindi, l’emergenza alluvione non è ancora finita e si verificano nuove inondazioni. Scrive l’Unione: “Pertanto, le raccomandazioni precedentemente date rimangono valide: rimanere ancora al piano superiore delle abitazioni. Si chiede di mantenere la calma e la pazienza, anche se si è consapevoli della scarsità di acqua, generi alimentari e dell’assenza di elettricità in gran parte dei Comuni, come indicato dall’Unione. Al momento, le priorità sono ancora rivolte ai soccorsi e alle situazioni critiche. Pertanto, si invita tutti coloro che sono al sicuro a rimanere dove si trovano e, per quanto possibile, a mantenere la calma e ad avere pazienza. Non sprecate energia per pulire il fango, ci penseremo dopo che l’emergenza sarà passata”.

Il messaggio continua: “Sappiamo che siete tutti stanchi, spaventati e preoccupati per il futuro, e vorreste essere aggiornati su ciò che sta accadendo e su quando finirà. Purtroppo, anche tra coloro che gestiscono queste pagine ci sono persone coinvolte dall’alluvione che cercano di dare priorità alla sicurezza delle persone”. Infine, si invita a diffondere la richiesta di aiuto – cibo, acqua, denaro – anche fuori dalla regione.

IN EMILIA-R. OLTRE 15.000 SFOLLATI, 8.000 IN STRUTTURE
Il numero degli sfollati in Emilia-Romagna a causa dell’alluvione si aggiorna di ora in ora. Attualmente, sono oltre 15.000 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case, di cui 8.000 sono state ospitate in alberghi e strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre. Le altre persone si sono sistemate grazie ad amici, parenti o seconde case. Le operazioni di assistenza alla popolazione continuano senza sosta, coinvolgendo 871 Vigili del Fuoco e 313 mezzi per oltre 4.000 interventi: 969 a Bologna, 984 a Forlì-Cesena, 247 a Rimini e 1.892 a Ravenna. Sono state salvate in particolare 187 persone grazie a 78 interventi in elicottero.

Aumenta anche il numero di inondazioni e frane. Fino ad ora sono stati registrati 58 allagamenti in 43 Comuni e sono attive 290 frane sul territorio. Attualmente, sono chiuse ben 544 strade, tra strade comunali e provinciali, di cui 224 sono parzialmente interrotte: 255 a Bologna, 128 nella provincia di Forlì-Cesena, 127 nella provincia di Ravenna e 34 nel riminese. Infine, è stato attivato stamattina il numero verde della Regione (800.024.662), con nove operatori di Lepida al lavoro. Fino ad ora sono state ricevute 371 chiamate. Tra le richieste più frequenti ci sono informazioni su come ottenere beni di prima necessità e sulla mobilità, oltre a richieste di intervento che sono state indirizzate agli enti competenti.

A RAVENNA PULLMAN PER EVACUARE PIANGIPANE E SANTERNO
A Ravenna, il Comune ha messo a disposizione dei pullman per evacuare la popolazione da Piangipane e Santerno. Lo ha annunciato il sindaco Michele De Pascale, che questa mattina ha dato l’ordine di evacuare quelle zone. A Piangipane, i pullman si trovano in Piazza XXII Giugno 1944 davanti alle scuole elementari, mentre a Santerno si trovano in piazza.

A FAENZA 7-800 EVACUATI, TRA 2.000 E 2.500 IN DIFFICOLTÀ
A Faenza, sono stati evacuati, a causa dell’alluvione, tra 700 e 800 persone nelle strutture messe a disposizione, ma il numero complessivo di persone in difficoltà abitativa potrebbe aggirarsi tra 2.000 e 2.500. Il sindaco Massimo Isola, intervistato da Rai News 24, non conferma né smentisce la notizia di una nuova vittima rinvenuta proprio a Faenza, affermando di non aver ancora avuto modo di informarsi in merito (ndr: la notizia è stata diffusa dalla prefettura di Ravenna).

Il sindaco conferma che si stanno facendo seri sforzi per trovare le persone disperse, una questione delicata data l’impatto del fiume nel centro urbano, dove sono stati raggiunti edifici e condomini. È stato fatto il possibile nonostante le condizioni di corrente violenta che si sono protratte per molte ore. Il bilancio di Isola è quindi di “700-800 evacuati nei palazzetti dello sport e stiamo preparando uno spazio nella zona ex fieristica”. Ogni giorno vengono preparati oltre mille pasti per sfollati, volontari e forze dell’ordine che stanno svolgendo un lavoro straordinario.

Tuttavia, il numero di persone in difficoltà abitativa potrebbe arrivare a “2.000-2.500” perché molti hanno trovato riparo da amici e parenti, e ci sono anche numerose associazioni che offrono ospitalità. Quindi, oltre agli spazi pubblici ampi, ci sono molte risposte dalla comunità. Le operazioni di recupero sono più difficoltose nelle aree agricole a causa dei livelli ancora elevati delle inondazioni, afferma il sindaco. L’esercito ha contribuito al salvataggio di centinaia di persone, anche in zone dove l’acqua è ancora alta. Nel centro storico e urbano, i livelli dell’acqua stanno diminuendo. Tuttavia, si stanno evacuando le ultime persone per motivi di sicurezza, preferendo che escano dalle abitazioni e vengano prese in cura in un luogo più sicuro.

alluvione

Il sindaco descrive la situazione come un “dramma incredibile”, un’apocalisse con centinaia di persone senza casa e danni economici incalcolabili per le imprese. Isola ha comunicato anche che tecnici di Enel e Italgas stanno visitando casa per casa per verificare i contatori. Inoltre, è vietato accedere al Cimitero dell’Osservanza di Faenza, che è stato chiuso per ispezioni e lavori di ripristino. Il sindaco richiama l’attenzione sulla pericolosità dell’accesso alle zone recintate finché non sarà garantita la loro sicurezza, raccomandando massima cautela (fonte Dire).