Seta, domani terzo sciopero in due mesi

20 aprile 2023 | 14:03
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Seta, domani terzo sciopero in due mesi

I sindacati: “Azienda sorda a nostre richieste, ma non ci pieghiamo”

REGGIO EMILIA – Terzo sciopero in due mesi per i 223 autisti degli autobus pubblici di Seta in servizio nel bacino di Reggio Emilia. A una settimana dall’ultimo confronto del 13 aprile scorso, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro hanno deciso di alzare nuovamente i toni per rompere lo stallo in cui versa la vertenza sulle condizioni di lavoro nell’azienda di trasporto pubblico locale. Contestualmente all’astensione, domani, è previsto un corteo in partenza alle 10.30 da via Roma per concludersi in presidio davanti al municipio in piazza Prampolini.

Come spiegano Giuseppe Ranuccio della segreteria provinciale della Filt, Francesco Fusco della Fit, e Maria Stella Vannacci, segretaria Uiltrasporti Emilia, il problema principale è ad oggi il fatto che “le relazioni sindacali sono al minimo storico. Seta evita del tutto il confronto e dimostra una sordità assoluta alle nostre richieste”. Anche negli incontri recenti, proseguono i sindacalisti, “sono arrivati avanzamenti timidi che riteniamo non sinceri, più di circostanza che di sostanza, che lasciano quindi aperti tutti i punti della vertenza”.

Tra questi c’è ad esempio quello delle aggressioni agli autisti su cui le organizzazioni chiedono a Seta di costituirsi parte civile nei processi e di riconoscere ai lavoratori vittime degli episodi una retribuzione piena per il tempo impiegato nell’iter giudiziario. “Dopo una prima apertura, Seta si è però rimangiata la parola”, dicono le organizzazioni sindacali. Come per altri settori è poi centrale il tema del salario: paghe non adeguate (1.400 euro in media al mese) e carichi di lavoro pesanti (fino a 14 ore al giorno) inducono molti autisti a licenziarsi. E anche sui nuovi assunti- provenienti da altre aziende- i problemi non mancano.

“Per tamponare la carenza di autisti sul mercato- viene spiegato- Seta accetta di assumerli con parametri di retribuzione più alti dei dipendenti anziani. In questo modo si è creato il terzo regime salariale tra i lavoratori”. Altro aspetto critico denunciato è poi quello del pasto. Negli altri bacini aziendali (Modena e Piacenza) è rispettato il contratto nazionale che prevede senza distinzioni il ticket o la mensa per tutti. Così non avviene a Reggio dove, anche per i turni a cui sono sottoposti, molti autisti assunti prima del 2012 devono provvedere al cibo a proprie spese. “E’ chiaro- dicono Ranuccio, Fusco e Vannacci- che si tratta di una mera speculazione sul costo del lavoro”.

Ma i lavoratori, chiosa la segretaria della Uiltrasporti Vannacci, “sono compatti, chiedono dignità per il loro lavoro e sono un corpo unico che come tale vanno trattati. Non siamo disposti a sottostare a disparità”. Infine c’è un tema sui subaffidamenti. “In cinque lotti extraurbani messi gara- evidenzia Ranuccio- abbiamo denunciato, non smentiti, che il costo per chilometro è stato abbassato da 2,65 a 2,42 euro. C’è il rischio che le gare vadano deserte o che siano aggiudicate a soggetti che poi alzano bandiera bianca come la Concortour, costringendo a riorganizzazioni che in quel caso hanno fatto saltare delle corse urbane”. Seta, concludono i sindacati, “è un’azienda pubblica. Per questo ci rivolgiamo anche alla politica perché mostri responsabilità e attivi quanto prima un tavolo di confronto istituzionale”.