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Sale gioco vicine a luoghi sensibili, il Tar: devono chiudere

19 aprile 2023 | 17:07
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Sale gioco vicine a luoghi sensibili, il Tar: devono chiudere

Il ricorso del gestore è stato respinto dal tribunale amministrativo regionale

REGGIO EMILIA – Tre sale gioco a Reggio Emilia dovranno chiudere perché troppo vicine a luoghi sensibili. A stabilirlo è il Tar dell’Emilia Romagna, che ha respinto il ricorso di un gestore. I tre esercizi, infatti, sono contenuti nell’elenco (redatto dal Comune di Reggio in seguito alla mappatura dei luoghi sensibili) di quelli che dovranno abbassare la serranda per effetto della legge regionale del 2013, la quale prevede una distanza minima di 500 metri delle attività di gioco da luoghi come scuole o chiese.

Nelle sentenze il tribunale regionale, citando anche il Consiglio di Stato, ha evidenziato come sia stata più volte ribadita la “legittimità delle discipline regionali che pongono limiti alla collocazione nel territorio delle sale da gioco e delle apparecchiature”. E’ stata poi evidenziata l’assenza di retroattività della legge regionale e tuttavia, dicono i giudici, “l’esistenza di un’autorizzazione pregressa non per questo giustifica una deroga permanente”.

Quanto alla possibilità di un cosiddetto “effetto espulsivo” lamentato dal gestore, che impedirebbe la delocalizzazione delle attività nel territorio comunale, i giudici hanno spiegato che dalla società ricorrente non è arrivata alcuna “perizia idonea a illustrare la percentuale del territorio comunale che può ospitare sale gioco e scommesse”. Inoltre la “difficoltà di reperimento di locali commerciali liberi appare irrilevante, trattandosi di conseguenza non imputabile alla misura restrittiva in contestazione”.