Raid no vax contro la Cgil, i sindaci: “Trovare gli autori e farli ripulire”

12 aprile 2023 | 13:22
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Raid no vax contro la Cgil, i sindaci: “Trovare gli autori e farli ripulire”

L’assessore De Franco stigmatizza anche “lo stile vigliacco di agire di notte senza metterci la faccia, per attaccare i sindacati che difendono i diritti di lavoratori e lavoratrici”

REGGIO EMILIA – Diversi cittadini ed esponenti di istituzioni e associazioni di Reggio Emilia hanno partecipato al presidio della Cgil, organizzato dal sindacato in risposta all’imbrattamento della propria sede centrale da parte dei no vax del gruppo “Guerrieri Vivi”. A portare la solidarietà alla Camera del lavoro, tra gli altri, anche il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro, coordinatore provinciale dell’Anci.

“Sono qua anche a nome dei sindaci reggiani per testimoniare vicinanza alla Cgil e condannare un episodio che anche a livello simbolico è particolarmente doloroso per quello che il sindacato significa per la storia della città e la nostra comunità”, dice alla Dire il primo cittadino. “Spero che come accaduto in altri casi i responsabili vengano identificati: sarebbe bello vederli pulire e chiedere scusa, come messaggio educativo”.

E “comunque – conclude Cavallaro – spero che questa moda finisca perché un po’ in tutta la provincia abbiamo avuto danni per colpa di persone che evidentemente, non sapendo esporre il loro pensiero in maniera compiuta, scelgono questo modo gutturale per farsi notare. Forse sarebbe meglio che si facessero vedere da qualcuno”. Le scritte che definiscono “nazisti” i sindacalisti sono condannate anche da Lanfranco De Franco, assessore del Comune di Reggio che stigmatizza anche “lo stile vigliacco di agire di notte senza metterci la faccia, per attaccare i sindacati che difendono i diritti di lavoratori e lavoratrici”.

Dunque “piena solidarietà alla Cgil, per quello che fa tutti i giorni” prosegue De Franco, ribadendo però: “E’ un segnale che non bisogna abbassare la guardia e perseguire queste azioni compiute da delinquenti che non vogliono neanche metterci la faccia portando il confronto su un piano politico esplicito, ma nascondendosi nell’ombra e puntando sempre sull’anonimato e su una modalità vile che danneggia la comunità e deturpa la città”. Daniele Catellani, presidente provinciale dell’Arci, commenta: “Non capiamo le modalità di un eventuale dissenso in un periodo come questo, ma siamo con la Cgil con cui abbiamo affinità e intenti comuni”.