Pugni e calci contro la moglie: finisce in carcere

21 aprile 2023 | 10:10
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Pugni e calci contro la moglie: finisce in carcere

Un 39enne campano dovrà scontare quattro anni e un mese di carcere

CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – Un 39enne campano è finito in carcere dopo che una condanna a 4 anni e un mese di reclusione nei suoi confronti, per maltrattamenti contro la moglie, è diventata definitiva. L’uomo maltrattava gravemente la moglie e la minacciava di morte, perché, a causa di una malattia che le aveva causato una grave invalidità, non poteva più lavorare.

Le violenze si sono susseguite tra il 2011 ed il 2017, prima con offese verbali e umilianti fino ad arrivare a minacciarla di morte e ad aggredirla fisicamente. L’ultimo episodio risale alla sera del 19 novembre 2016 quando, durante l’ennesima lite verbale, la donna ha detto al marito di volersi separare da lui e l’uomo ha iniziato a minacciarla e a dare in escandescenza. Per paura che potesse succedere il peggio la donna ha chiamato i carabinieri. Giunti sul posto i militari hanno ripristinato la calma riprendendo il regolare servizio, ma, una volta andati, via l’uomo ha iniziato a colpire la donna con calci e pugni in volto sulla schiena e le gambe, a tirarle i capelli, dicendo che non avrebbe dovuto chiamare i carabinieri.

La donna il giorno successivo è andata al pronto soccorso per le cure riportando una prognosi di 7 giorni. L’uomo è stato riconosciuto colpevole dal tribunale di Mantova che l’ha condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione. La condanna, divenuta esecutiva, è andata a cumularsi con un’altra condanna a 8 mesi di reclusione per ricettazione emessa dal tribunale di Mantova e quindi ora il 39enne dovrà scontare una condanna di 4 anni e 1 mese di reclusione oltre al pagamento della multa di euro 300 e la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.