Perché la sigaretta elettronica Kiwi ha così tanto successo?

27 aprile 2023 | 16:47
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Perché la sigaretta elettronica Kiwi ha così tanto successo?

Ce l’hanno tutti e chi la usa quasi sempre smette di fumare: ecco perché!

La sigaretta elettronica Kiwi è un prodotto che nasce per sostituire in tutto e per tutto la sigaretta tradizionale ed è, ad oggi, il dispositivo più venduto e utilizzato in Italia. Già tantissime persone la possiedono e anche all’estero si sta pian piano diffondendo a macchia d’olio: ma come mai tutti la vogliono e perché se ne parla così tanto? Andiamo subito a scoprirlo.

La differenza tra Kiwi e le altre sigarette elettroniche

Kiwi è un device concepito per lo svapo di guancia, ha una forma allungata, è super leggera, si accompagna ad un comodo powerbank magnetico e funziona con i caratteristici filtri usa e getta in cotone, che rendono l’esperienza di svapo del tutto simile a quella analogica. Questo è senz’altro uno dei suoi punti forti che – assieme alla forma tubolare e al peso piuma – la rende molto simile alla sigaretta classica. Il caricatore portatile si connette alla pod mod tramite dei potenti magneti e può ricaricare la vape pen per diversi giorni grazie ai suoi 1450mAh di capacità. È inoltre dotato di tecnologia soft touch che permette di utilizzare i suoi tasti con un delicato sfioramento e di led luminosi per indicare il livello di carica residua.

Il peso del kit con pod mod e powerbank è di soli 87,45 grammi e la sua potenza di esercizio oscilla tra i 10 e i 13 Watt. La coil a mesh da 1.2 Ohm è integrata all’interno della cartuccia ed offre un vapore abbondante e piacevolmente tiepido, oltre ad un buon colpo in gola naturale (qui puoi trovare le resistenze Kiwi di ricambio). In termini di durata, se utilizzata con liquidi adeguati, garantisce un’ottima autonomia, arrivando a vaporizzare diverse decine di millilitri prima di rendere necessaria la sua sostituzione. Inoltre, la vape pen emette una vibrazione ogni 20 tiri effettuati, in modo da dare un’indicazione all’utilizzatore su quanto sta svapando.

Realizzata in policarbonato e ABS, è disponibile in tantissimi colori diversi.

Il confronto (vincente) con le sigarette classiche

È sufficiente operare un confronto tra la sigaretta elettronica Kiwi e le sigarette classiche per dimostrare come queste meritino di essere abbandonate nella maniera più tempestiva possibile. Una sigaretta tradizionale, infatti, contiene sia ammoniaca che catrame, due sostanze che vanno ad accumularsi nei polmoni. Nel corso della combustione, inoltre, sono oltre 250 le sostanze tossiche che vengono prodotte. Se poi a questo quadro si aggiungono i danni generati dal fumo passivo e l’esborso imposto da questa cattiva abitudine, ecco che appare chiaro il motivo per cui sia conveniente passare a Kiwi, che genera un aerosol aromatico a partire da appositi e-liquid (da acquistare a parte).

Prezzo e convenienza economica

Ipotizziamo che una persona consumi 10 sigarette al giorno, con un costo di 5 euro al pacchetto. Con le sigarette tradizionali, in 6 mesi si spenderebbero oltre 450 euro, mentre scegliendo Kiwi il risparmio sarebbe di quasi 200 euro. Le sigarette tradizionali portano a spendere più di 900 euro l’anno, mentre con Kiwi si spenderebbero circa 450 euro in meno: praticamente la metà. Tale stima è stata effettuata sulla base di un uso quotidiano di 2.12 ml di liquido per e-cig, corrispondente a 100 puff per sigaretta. Il valore di risparmio include anche il prezzo del dispositivo, pari a poco meno di 70 euro. Insomma, al di là delle questioni di salute, optare per Kiwi è vantaggioso anche dal punto di vista economico: se sei interessato a provare.

Perché scegliere Kiwi

È davvero significativa la reattività del tiro di Kiwi, e non ci sono mai ritardi. La modulazione dell’erogazione è completamente automatica, così come il tiro, effettuabile senza l’ausilio di alcun tasto (che infatti non possiede). La ricarica della batteria può avvenire sia in modalità magnetica attraverso il il power bank oppure in maniera diretta, collegando la vape pen alla corrente tramite il cavo e la presa da muro inclusa in confezione. Nel caso in cui si sfiori il tasto soft touch, i tre led si illuminano permettendo di capire a che livello è la carica. Qualora si accendano tutti i led, la carica è di oltre il 60%; se sono accesi solo due led, la carica va dal 30 al 60%; infine se solo un led è acceso, la carica non raggiunge il 30%. La pod si può dunque ricaricare ogni volta che se ne ha la necessità, tramite l’attacco magnetico, anche quando non si ha a disposizione una presa elettrica. Ogni venti puff, il sistema genera una vibrazione di avviso, e così consente di monitorare la fruizione del dispositivo.