Mafie, il questore: “Investono ancora in fatture false”

REGGIO EMILIA – “Lo sforzo per reprimere la criminalità, in particolare quella organizzata, deve proseguire soprattutto nello scenario attuale, caratterizzato dalla necessità- a breve termine- di sfruttare i fondi europei, indire appalti e avviare opere pubbliche”. In questo contesto, in particolare, “occorre impedire che le mafie, da sempre abituate a muoversi nelle normative di stimolo alle economie – possano diventarne i primi beneficiari”.

Lo afferma il questore di Reggio Emilia, Giuseppe Ferrari, nel discorso tenuto oggi in occasione delle celebrazioni per il 171esimo anniversario della nascita della Polizia. Ricordando i processi di ‘ndrangheta che si sono svolti negli ultimi anni sul territorio, Ferrari avvisa che, accanto agli esponenti delle cosche condannati, “si vanno evidenziando altre persone che, sfuggite alle operazioni di Polizia oppure semplicemente ‘lambite’ dai provvedimenti giudiziari, continuano ad operare investimenti grazie agli illeciti arricchimenti generati dal sistema delle false fatturazioni, attuale frontiera del crimine organizzato in ambito economico”.

Illustrando i risultati dell’attività svolta in un anno (dal 6 marzo 2022 al 15 marzo scorso) il questore esprime soddisfazione anche per l’arresto dei presunti autori di ben 45 rapine e per i progetti specifici avviati sul fenomeno della devianza giovanile e delle baby gang. Per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti, ci sono stati 62 arresti e il sequestro di oltre 130 chili di droga e quasi 40.000 euro in contanti. In evidenza, infine, il sequestro di 279 armi.