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La criminologa: “Violenza sulle donne, una piaga sociale”

6 aprile 2023 | 17:37
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La criminologa: “Violenza sulle donne, una piaga sociale”
La criminologa: “Violenza sulle donne, una piaga sociale”
La criminologa: “Violenza sulle donne, una piaga sociale”

Sul tema si terrà un convegno a Poviglio venerdì 14 aprile, alle 20,45, nella sala ‘Rosina Mazzieri’

POVIGLIO (Reggio Emilia) – La violenza perpetrata sulle donne è una costante piaga sociale nei confronti della quale le attività di prevenzione restano lo strumento fondamentale per il cambiamento. Al fine di riconoscere quei campanelli d’allarme in un conteso di relazione tossica in età sia adolescenziale sia adulta, il Comune della bassa reggiana ha in programma un convegno rivolto alla popolazione che andrà in scena venerdì 14 aprile, alle 20,45, nella sala ‘Rosina Mazzieri’.

All’evento presenzieranno Maria Rita Pantani (sostituto procuratore di Reggio Emilia), Giovanni Tarquini (vice presidente ordine avvocati di Reggio Emilia), Maura Simonazzi (referente organismo composizione crisi sovraindebitamento), Maria Larossa (penalista del foro di Modena), Matilde Forghieri (psichiatra forense), Maria Rosaria Palmigiano (psicologa, psicoterapeuta, criminologa), la sindaca Cristina Ferraroni e in veste di moderatore il vicesindaco Giovanni Allodi. Con la criminologa Palmigiano, che da anni si occupa del fenomeno di violenza sulle donne attraverso incontri pubblici e attività psicoeducative, vi è stata occasione di scambiare due parole.

Palmigiano, l’anno 2023 è iniziato con dati allarmanti in merito a gesti violenti. Come si spiega questo fenomeno in costante crescita e difficile da debellare?
Ci troviamo, purtroppo, dinanzi a una vera e propria calamità sociale. Un problema strutturale che affonda le radici nella nostra cultura ed è legata ad un’immagine di donna come di un essere diverso, che non può permettersi delle libertà, come quella di interrompere una relazione affettiva o di rifiutare un rapporto sessuale. Le violenze sulle donne non si arrestano, per non parlare dei femminicidi per i quali registriamo molteplici casi già da inizio anno.

Pertanto, è sempre più convinta che la prevenzione possa essere considerata come arma principale di difesa che si ha a disposizione per contrastare il fenomeno?
Ebbene sì. Sono tante, troppe, le relazioni portate avanti su un’asimmetria all’interno delle quali vi sono uomini possessivi che detengono il potere e donne che rimangono incastrare in trappole psicologiche per lungo tempo. Ecco perché è importantissimo insegnare alla donne a riconoscere i segnali iniziali di una relazione tossica dalla quale fuggire. Un concetto deve essere ben chiaro: certi uomini non mutano il loro essere, pertanto bisogna lasciare il campo finchè si è in tempo.