Economia |
Economia
/

Imprese, le giovanili in calo a Reggio: in un anno 31 in meno

3 aprile 2023 | 17:12
Share0
Imprese, le giovanili in calo a Reggio: in un anno 31 in meno

Ma il saldo tra cessate e nate è positivo per gli under 35 che non sono nati in Italia

REGGIO EMILIA – Rallenta leggermente (-0,7%) il trend riguardante lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. Le imprese guidate da under 35, infatti, nel 2022 si sono attestate a 4.420 unità, 31 in meno rispetto all’anno precedente. Le rilevazioni dell’Ufficio studi della Camera di commercio su dati Infocamere evidenziano comunque che le imprese giovanili reggiane rappresentano una quota sul totale superiore alla media regionale: l’8% contro il 7,13%.

Molto articolata, poi, la presenza delle imprese guidate da giovani; in testa si colloca il settore costruzioni (1.173 imprese), seguito da commercio (930 unità) e servizi alle imprese (754). Al quarto posto della graduatoria troviamo le imprese giovanili impegnate nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (405 unità), seguite da quelle del manifatturiero, che si attestano a 362 unità. Un dato interessante riguarda la forte vocazione imprenditoriale che evidenziano i giovani provenienti dall’estero: il 34,8% delle imprese reggiane under 35, corrispondente a 1.540 aziende, è infatti rappresentato da imprese guidate da giovani non nati in Italia.

Il dinamismo degli imprenditori di origine straniera è evidenziato dalla nascita di 355 nuove aziende nel 2022, cui hanno corrisposto 126 cessazioni su un totale di 362. La presenza di imprenditoria giovanile di origine straniera è particolarmente evidente in settori come le costruzioni, dove il 53,9 % delle imprese giovanili sono straniere (633 unità), e il commercio, che ne conta 286, pari al 30,7%; segue il manifatturiero con 126 imprese (34,8 %) gestite da giovani non nati in Italia.

Per ultima, la nota sulle “quote rosa”: con 1.050 imprese, la presenza femminile è pari al 23,7% del numero complessivo delle imprese giovanili della nostra provincia. Un’incidenza, questa, decisamente superiore a quella delle imprese femminili sul totale delle imprese reggiane, che si attesta al 18,6%.