Imprese, la Fiom: “Rinnovati contratti in 43 aziende”

3 aprile 2023 | 16:24
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Imprese, la Fiom: “Rinnovati contratti in 43 aziende”

Il sindacato: “Salario al centro anche nei prossimi accordi”

REGGIO EMILIA – Solo negli ultimi mesi sono 43 le aziende in cui la Fiom-Cgil di Reggio Emilia ha rinnovato i contratti aziendali, migliorando così le condizioni di lavoro ad oltre 9.000 addetti metalmeccanici della provincia. In particolare, nelle intese sono stati contrattati aumenti fissi dai 40 euro ai 120 euro lordi mensili, premi di risultato che variano dai 1.000 ai 2.900 euro (con anticipi dal 40% al 70%), indennità orarie fino a 800 euro annuali e premi fissi annuali che spaziano dai 400 ai 1240 euro.

“Gli elementi retributivi cambiano da azienda ad azienda a seconda della storia contrattuale, delle dimensioni, dell’andamento aziendale- sottolinea la Fiom- ma in ogni accordo da noi firmato c’è sempre un aumento di salario strutturale, perché è con questi soldi che i lavoratori fanno la spesa, non con premi variabili legati legati ai risultati di impresa”.

Nei contratti rinnovati non poteva inoltre mancare la lotta alla precarietà, prevedendo la riduzione dei limiti temporali all’utilizzo del lavoro in somministrazione rispetto a quanto previsto dalla legge e restrizioni all’uso dello “staff leasing”.

Si tratta, spiega il sindacato “della forma peggiore di precarietà perché mantiene nell’incertezza i giovani lavoratori per un tempo indefinito e deresponsabilizza l’azienda utilizzatrice che si può liberare degli indesiderati in qualsiasi momento”. Per questo stiamo condividendo con le imprese una sua drastica limitazione, anche se dovrebbe essere modificata la legge”. Intanto i giovani operai stabilizzati sono circa 150.

Nelle tre grandi aziende Nexion, Comer Industries e Dana Motion System Italia, le controparti al sindacato avevano inizialmente richiesto, in cambio del rinnovo del contratto aziendale, peggiori condizioni sugli orari di lavoro degli operai. “In questi accordi è stata fatta una scelta politica insieme agli operai: nessuno scambio sulla loro condizione. Sono aziende che vanno bene, per poter firmare i rinnovi contrattuali non c’è motivo di pretendere turni obbligatori di sabato mattina o pomeriggio, momenti nei quali i lavoratori dovrebbero passare il proprio tempo con le famiglie e gli affetti,” afferma il segretario provinciale della Fiom reggiana Simone Vecchi.

Che aggiunge insomma: “Questi accordi aumentano i costi delle imprese, ma non sono regalati da nessuno”. Nel frattempo sono in corso le trattative per i rinnovi di decine di altre aziende, tra cui i “colossi” Argo Tractors, Walvoil, Lombardini Kohler, Immergas. “Molte di queste aziende negli ultimi anni hanno segnato risultati straordinari e quasi ovunque hanno aumentato i prezzi dei propri prodotti, per questo i lavoratori si aspettano aumenti significativi delle retribuzioni”, anticipa la categoria delle tute blu della Cgil. E che il comparto sia florido lo conferma un’indagine di Lapam Confartigianato che, su dati del dicembre del 2022, indica quella di Reggio come sesta provincia in Italia per concentrazione di aziende operanti nel settore della meccanica, con 2.771 imprese attive che danno lavoro complessivamente a 37.341 addetti.

L’anno le esportazioni sono cresciute del 13% sul 2021, fino a quota 7,6 miliardi. Dunque “il settore è in ripresa dopo anni difficili”, dice il presidente Lapam della meccanica Davide Gruppi. “E noi continueremo a essere al fianco delle imprese”.