Corrieri Sda, stato di agitazione e sciopero

18 aprile 2023 | 12:18
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Corrieri Sda, stato di agitazione e sciopero

Venerdì presidio davante a Poste italiane in piazzale Marconi per il mancato accordo di filiera sul comparto

REGGIO EMILIA – “Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, prendono atto che Sda e Fedit non hanno, ad oggi, alcuna intenzione di continuare il percorso intrapreso ormai da due anni per costruire il primo accordo di filiera di Sda”.

E’ questa la motivazione che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione per le lavoratrici e i lavoratori di Sda e che culminerà con lo sciopero di venerdì prossimo, indetto anche nella nostra provincia dove riguarda circa sessanta addetti tra personale diretto e indiretto.

Spiegano Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti: “Sda e Fedit usano come giustificazione l’impossibilità di fare accordi sindacali per i fornitori. Per ovviare a questo punto durante le trattative sono stati proposti l’internalizzazione graduale di tutti i processi produttivi della filiera (facchini e driver), compresi quelli in affidamento alle agenzie e la definizione di un accordo sindacale che possa essere inserito nel capitolato di tutti gli appalti Sda del territorio nazionale. In questo modo si riuscirebbero a dare migliori e omogenei trattamenti a tutti i lavoratori dell’intera filiera e contemporaneamente arrivare ad una qualificazione delle aziende appaltatrici e ad una loro riduzione numerica”.

Richieste che arrivano in una fase dove i numeri raccontano per Poste Italiane “quasi 5 miliardi di dividendi dal 2017 a fine 2023 e ricavi pari a 11,9 miliardi (+6% sul 2021)”, sottolineano i sindacati.

Concludono Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti: “A fronte di questi dati non è accettabile che a pagare debbano essere i lavoratori che con il proprio lavoro contribuiscono proprio alle fortune di Sda e di Poste italiane. Infine, registriamo una mancanza di trasparenza sulle prospettive industriali, sulle alleanze commerciali e sulle acquisizioni di società nel gruppo Poste italiane e temiamo un ridimensionamento del ruolo di Sda all’interno del gruppo, magari attraverso l’applicazione di un altro contratto collettivo di lavoro che potrebbe fare dumping a quello della logistica, trasporto merci e spedizione”.

Per tutte queste ragioni venerdì 21 i lavoratori di Sda incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro. E’ previsto un presidio davanti alla sede di Poste italiane in piazzale Marconi a Reggio Emilia dalle 8 alle 10. Verranno comunque garantiti i servizi essenziali previsti dal contratto nazionale di lavoro.