Carceri |
Altre news
/

Carceri, il Comune: “Garante dei detenuti in arrivo a breve”

18 aprile 2023 | 15:22
Share0
Carceri, il Comune: “Garante dei detenuti in arrivo a breve”

L’assessore Marchi: “Lavoreremo su reinserimento e pene alternative”

REGGIO EMILIA – Garante comunale dei detenuti in arrivo a Reggio Emilia. Lo garantisce l’assessore al Welfare Daniele Marchi, in risposta alla sollecitazione lanciata dal presidente della Commissione Parità e Diritti della Regione Federico Amico e dal Garante regionale Roberto Cavalieri. “Proprio questo lunedì – spiega Marchi – è stato fatto un ulteriore passo verso la nomina”. Infatti, “dopo l’approvazione del regolamento lo scorso autunno, abbiamo inserito nella variazione di bilancio appena approvata le risorse necessarie per l’indennità prevista dal regolamento stesso (uno stanziamento annuo di 10.000 euro)”.

Quindi “ci sono ora le condizioni per pubblicare l’avviso pubblico (indicativamente entro un mese) e avviare la fase di selezione e nomina che coinvolgerà direttamente il Consiglio comunale”. Del resto, chiosa l’assessore reggiano, “il 2023 sarà un anno particolarmente complesso per ‘l’universo carcere’, per le persone in esecuzione penale e per tutti gli operatori chiamati a lavorare per il loro reinserimento sociale. È l’anno della riforma Cartabia e i territori devono prepararsi a gestire al meglio il suo impatto sulle comunità”. A livello locale quindi, con risorse regionali e della “Cassa delle Ammende” si lavorerà per l’implementazione di progetti e attività per il reinserimento delle persone in esecuzione penale.

Come? “Uscirà entro l’estate il bando a sostegno delle attività promosse all’interno degli istituti penali, del valore di circa 100.000 euro per un biennio, per lo sviluppo di attività intra-murarie di supporto all’attività trattamentale interna a beneficio dei detenuti”, spiega ancora Marchi. Inoltre entro giugno è attesa una proposta progettuale dell’Emilia-Romagna che potenzi le risorse a disposizione dei territori per il supporto alle misure alternative alla detenzione: “Casa, lavoro e socialità come assi portanti di percorsi di esecuzione di pena non detentivi fondamentali per ridurre sia il sovraffolameto che la recidiva”, sottolinea l’assessore.

Infine, conclude Marchi, “la Giustizia riparativa e la mediazione penale rappresentano un nuovo importante strumento della riforma Cartabia. Una giustizia che ripara, non che si vendica e che può offrire al reo e alla vittima spazi di incontro e, ove possibile, riconciliazione”. Da questo punto di vista, “Reggio Emilia ha già avviato una prima sperimentazione per un centro di giustizia riparativa comunale e, anche grazie alle risorse di Cassa delle Ammende e della Regione potrà ulteriormente sviluppare questa progettualità”.