Energia, Pratissoli: “Reggio è pronta, aiutateci ad investire in rinnovabili”

5 aprile 2023 | 13:59
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Energia, Pratissoli: “Reggio è pronta, aiutateci ad investire in rinnovabili”

Il vicesindaco al convegno della Cna: “Basta difendere i vecchi modelli, servono regole per accelerare la svolta”

REGGIO EMILIA – “Abbiamo tutte le tecnologie che servono per innescare questa rivoluzione, riducendo i consumi e producendo l’energia da fonti rinnovabili. Serve, ora, una politica coerente rispetto agli annunci sulla sostenibilità che smetta di difendere vecchi modelli di sviluppo e consumo, rimandando scelte urgenti e necessarie come la transizione energetica. Servono anche regole chiare e durature nel tempo, necessarie per agevolare investimenti pubblici e privati senza i quali non è possibile raggiungere gli obiettivi climatici che ci siamo posti”.

Lo mette in chiaro Alex Pratissoli, vicesindaco di Reggio Emilia, facendo il punto su come la Città del tricolore si approcci alla sfida sulla neutralità carbonica (“Occorre far rientrare il territorio dentro limiti della sostenibilità perché rappresenta una responsabilità a cui non possiamo rinunciare, ma anche un’opportunità per la competitività del sistema economico e sociale”). La priorità è ridurre gli sprechi con la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Di pari passo serve produrre energia da fonti rinnovabili e questo “significa soprattutto solare fotovoltaico”.

Reggio Emilia conta 30 MW di impianti solari, che ne fanno l’ottava città per potenza installata ogni mille abitanti. “Tuttavia, sono ancora di gran lunga insufficienti per raggiungere gli obiettivi sulla transizione energetica”, avvisa Pratissoli. Il nuovo Piano urbanistico generale prevede, entro il 2030, 200 MW di impianti a fonti rinnovabili, individuando quattro ambiti per raggiungere questo risultato. Innanzitutto, la diffusione di impianti per l’autoconsumo sui tetti delle aziende per trasformare le zone industriali da consumatori di energia a centrali di produzione da fonti rinnovabili, per soddisfare la metà dell’obiettivo comunale al 2030.

Reggio Emilia attende dunque “un, pur auspicabile, protagonismo privato” e intanto punta sulla copertura dei nuovi parcheggi nelle aree produttive con pensiline fotovoltaiche. Questo significa, ad esempio, che per un capannone di 2.500 metri quadrati a fronte di un obbligo dell’installazione di 50 kW di fotovoltaico, il Piano comunale porta questo valore ad oltre il doppio, pari a 110 kW. La seconda azione introdotta dal Piano comunale è la rimozione di oltre un milione di metri quadrati di coperture in amianto presenti in città, che da sole valgono quasi 100 MW se abbinate alla installazione di impianti fotovoltaici.

Poi, per Pratissoli, “la diffusione delle Comunità energetiche rinnovabili consentirà non solo di autoprodurre l’energia di cui abbiamo bisogno, ma anche distribuirla a funzioni private e di interesse pubblico in una trasformazione che riguarderà ogni quartiere della nostra città. Per favorire questo cambiamento, sono stati rimossi tutti i vincoli comunali per la realizzazione di impianti fotovoltaici in copertura”. Infine la promozione dell’agrivoltaico in grado di rendere compatibile la produzione alimentare con l’autosufficienza energetica delle imprese agricole, riducendo al contempo il fabbisogno idrico di alcune colture.

“Rispetto a questa tipologia di impianti, occorrerà però avere attenzione affinché la strategia sulla decarbonizzazione non sia la causa della riduzione della biodiversità, a maggior ragione in un territorio come il nostro caratterizzato da produzioni di qualità”, conclude Pratissoli. Spinge sulle Comunità energetiche anche la Cna di Reggio Emilia che ieri ne ha parlato alla conferenza “Energia per la crescita – le comunità energetiche: opportunità per le imprese e cittadini” alla Fiera Centenaria “San Giuseppe” di Scandiano.