Tariffa rifiuti anticipata, le capacità divinatorie di Iren

13 marzo 2023 | 09:25
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Tariffa rifiuti anticipata, le capacità divinatorie di Iren

Le fatture della Tari spedite ai cittadini reggiani riportano una data antecedente di due giorni (21 febbraio) a quella con cui la giunta ha deliberato l’anticipo (23 febbraio)

REGGIO EMILIA – I dirigenti di Iren Ambiente erano così sicuri che il Comune di Reggio avrebbe approvato l’anticipo del pagamento delle bollette di rifiuti per i cittadini reggiani relativo ai primi sei mesi di quest’anno, che hanno riportato una data di fatturazione antecedente di due giorni (il 21 febbraio) alla data della delibera (23 febbraio) con cui la giunta ha autorizzato l’anticipo del pagamento della Tari al 31 marzo.

Lo si evince da una bolletta rifiuti che pubblichiamo che è arrivata a un contribuente (ma molte altre arrivate nel capoluogo riportano la stessa data). I casi sono due: o i dirigenti di Iren Ambiente hanno doti divinatorie, oppure erano molto fiduciosi, almeno per il Comune di Reggio, delle decisioni che sarebbero state prese in giunta. Questo perché, per esempio, non avrebbero potuto fare altrettanto con i Comuni di Scandiano, Rubiera e Campagnola che non hanno approvato questi anticipi.

Comunque sia il Comune di Reggio, con questo atto, ha accolto la proposta avanzata dal gestore Iren Ambiente che comprende un anticipo anche per la rata del secondo semestre che sarà riscossa il 30 settembre (in questo caso già con tariffe 2023). La delibera prevede tuttavia che “il ricalcolo del primo semestre con le tariffe 2023 verrà fatturato in sede di prima rata 2024”.

I reggiani, dunque, dovranno pure versare un conguaglio nel 2024 dato che la fatturazione dei primi sei mesi di quest’anno terrà conto delle tariffe 2022 (questo perché le nuove tariffe 2023 saranno approvate entro aprile, ndr).