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Snatt, facchini della alta moda in sciopero

28 marzo 2023 | 19:14
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Snatt, facchini della alta moda in sciopero

Adl Cobas: “Assunti a chiamata, ma lavorano a tempo pieno”

REGGIO EMILIA – I lavoratori della Pak srl che operano negli appalti Snatt di Reggio Emilia e Castelnovo di Sotto movimentando vestiti e scarpe delle grandi marche della moda come Armani hanno scioperato oggi rivendicando un contratto regolare e un aumento di salario.

“Parliamo di un appalto – spiega l’Adl Cobas che ha indetto l’astensione – dove all’interno operano due società con lavoratori che fanno le medesime mansioni con contratti e salari differenti che creano di fatto un dumping salariale, alimentando una guerra tra poveri” La Pak srl, continua il sindacato, “ha assunto la totalità dei lavoratori (100 operanti su tre magazzini) tutti a tempo determinato con contratto a chiamata, ma ai lavoratori viene applicato il contratto pulizie/multiservizi al secondo livello che equivale a poco piu’ di cinque euro all’ora, mentre in realtà compiono un lavoro di facchinaggio che corrisponde al contratto nazionale della logistica pari a circa sette euro netti all’ora”.

Inoltre “nonostante il contratto a chiamata, i facchini da oltre sette mesi lavorano a tempo pieno facendo anche gli straordinari, muovendo con scatole che superano a volte anche i 25 chili avendo a disposizione solo un transpallet manuale”. I lavoratori, quindi, “sono determinati a proseguire lo sciopero per richiedere di convertire i contratti a chiamata in contratti a tempo indeterminato con un salario che corrisponda al rispetto del contratto nazionale di riferimento cioè quello della logistica”.

Adl Cobas osserva però anche che “queste forme esasperate di sfruttamento sono in forte aumento, in primo luogo nei confronti dei migranti che sono arrivati negli ultimi anni, resi ricattabili dal timore di perdere il permesso di soggiorno se perdono il lavoro”.