Siccità, Autorità bacino Po: “In pianura padana ancora grave”

9 marzo 2023 | 16:48
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Siccità, Autorità bacino Po: “In pianura padana ancora grave”

Diciannove Comuni in Piemonte già riforniti di acqua con autobotti

REGGIO EMILIA – La siccità non molla la presa nella maggior parte della Pianura Padana. A fronte di qualche indicatore positivo riscontrato in Emilia-Romagna, infatti, la situazione di Piemonte e Lombardia resta di “conclamato stress idrico”. E’ quanto registrato stamattina, nella seconda riunione dell’osservatorio permanente dell’Autorità di bacino del Po, con oltre 70 partecipanti. In sostanza si è rilevato il medesimo quadro di un mese fa, ma peggiorato nelle ultime settimane dalla mancanza di piogge in grado di colmare, anche solo in parte, il deficit ereditato dal 2022.

Il tutto alla vigilia della stagione irrigua per l’agricoltura, dove l’acqua disponibile appare già non sufficiente. In dettaglio, secondo i dati dell’Autorità di bacino raccolti insieme alle Arpa regionali, le portate rilevate nelle stazioni lungo l’asta del Po in tutte le regioni rimangono, al 6 marzo, ancorate ad uno stato di “estrema o media gravità”. Anche i laghi alpini, che fungono da “serbatoio” per il “grande fiume” mantengono quote minime: il lago di Garda risulta ad oggi quello in maggior crisi con un riempimento solo del 25% e il lago Maggiore offre lo stesso panorama con un riempimento del 41,5%.

Infine l’intrusione del cuneo salino, sempre nei rami della foce del Grande Fiume, raggiunge già nel Po di Goro (secondo le analisi di Arpa Daphne in corso di ulteriore approfondimento) i 19 chilometri. Come sottolineato da Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), uno dei portatori di interesse che siedono al tavolo dell’osservatorio, la mancanza di acqua è oggi un problema concreto anche per i cittadini di 19 Comuni piemontesi concentrati nelle provincie di Novara, Verbano Cusio Ossola e Cuneo.

Qui si è già intervenuto con l’approvvigionamento tramite autobotti. L’Anbi (l’Associazione dei consorzi di bonifica) ha chiesto di poter accumulare parte della risorsa idrica oggi disponibile nelle reti di canalizzazioni dei consorzi, in anticipo sulla consueta stagionalità. Per il segretario dell’Autorità di bacino, Alessandro Bratti è anche necessario “avere un quadro conoscitivo complessivo delle derivazioni e concessioni che è, ad oggi, ancora frammentato”.