Saman, in aula l’assistente a cui chiese aiuto

31 marzo 2023 | 17:50
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Saman, in aula l’assistente a cui chiese aiuto

Sentito anche il carabiniere che raccolse la denuncia del fidanzato

REGGIO EMILIA – Le richieste d’aiuto di Saman e le denunce di Saqib, fidanzato della ragazza, che cercò di aiutarla presentandosi ai carabinieri. Sono i temi attorno a cui si è svolta stamattina la prima parte dell’udienza, ancora in corso in tribunale a Reggio Emilia, del processo per il delitto della 18enne di Novellara, uccisa tra il 30 aprile e il primo maggio 2021.

In apertura del dibattimento la presidente della Corte d’Assise, Cristina Beretti, ha annunciato che la posizione del padre di Saman, Shabbar Abbas, detenuto in carcere in Pakistan in attesa dell’esito della procedura per la sua estradizione è stata di nuovo separata da quella degli altri quatto imputati (la madre, lo zio e due cugini).

Durante l’udienza hanno poi parlato il maresciallo dei carabinieri che ha raccolto la prima denuncia di Saqib, fidanzato di Saman e Federica Beggi, assistente sociale di Novellara che per prima ha incontrato la ragazza ancora minorenne e ne ha gestito l’affido alla comunità bolognese a cui era stata indirizzata dopo il suo allontanamento dalla casa famigliare. L’assistente sociale, è emerso, fu anche la prima a ricevere la confidenza di Saman sulla volontà dei genitori di farla sposare a un cugino in Pakistan.