Palestina, un murale e un video contro le violenze israeliane

REGGIO EMILIA – Un gruppo di tre volontari reggiani si trova ora in Cisgiordania per un progetto a sostegno della comunità Palestinese sotto attacco da parte dei coloni e dell’esercito israeliano. L’idea é nata per aiutare i palestinesi che giornalmente si vedono distruggere scuole, presidi medici e infrastrutture dall’entità occupante israeliana.

Il progetto prevede una serie di interviste e il racconto video della vita dei palestinesi tramite la realizzazione di un documentario a cura del filmaker Giuseppe Raia e un’opera artistica, concordata con i residenti di Tuwani, su un edificio.

“Abbiamo deciso insieme ai palestinesi di dipingere sulla facciata di un edificio molto importante – spiega Cosimo Pederzoli, coordinatore del progetto- ovvero la struttura che accoglie i comitati di pace locali e i gli attivisti internazionali perché posta “sotto ordine di demolizione” da Israele. Nessuno sa quando verrà abbattuta e nessuno conosce le ragioni, se non politiche, ma è giusto contribuire anche artisticamente alla resistenza non violenta palestinese”.

Collettivo FX che ha realizzato il murales: “l’opera rappresenta il rapporto tra uomo e terra, la terra Palestinese che ha dato vita e continua a far crescere la Palestina, è un dato naturale.”

Reggio Emilia ha approvato, nel 2018, una mozione per promuovere progetti di cooperazione internazionale proprio con Tuwani ma da allora nulla è stato fatto e se la politica Reggiana lo ha dimenticato a scordarselo non sono i giovani palestinesi del villaggio, diventati oggi i portavoce dei comitati di resistenza nonviolenti, come Alì Awad e Hamoudi Hureini: “La violazione dei diritti umani e la violenza perpetrata dai coloni israeliani ci stanno uccidendo, abbiamo bisogno di intraprendere collaborazioni internazionali con più istituzioni possibili, speriamo Reggio possa fare la sua parte. I bambini vengono attaccati mentre vanno a scuola, i pastori aggrediti, le case e le scuole abbattute”.

Tuwani si trova nella regione di Massafer Yatta in Cisgiordania, area sotto il controllo militare e amministrativo palestinese e costellata da insediamenti di coloni, illegali secondo il diritto internazionale.