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Minacce anonime per fare deragliare il treno che lo disturba: denunciato

23 marzo 2023 | 11:40
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Minacce anonime per fare deragliare il treno che lo disturba: denunciato

Procurato allarme, pubblica intimidazione e sostituzione di persona aggravata le accuse mosse a un 24enne reggiano

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Minacce anonime per fare deragliare il treno che lo disturba, 24enne denunciato per procurato allarme, pubblica intimidazione e sostituzione di persona aggravata un 24enne. L’uomo, grazie a una fake-mail ed all’utilizzo di un anonimizzatore, aveva trasmesso al Comune di Bibbiano una lettera gravi contenuti minacciosi in cui intimidiva pubblicamente, mediante sostituzione di persona, di far saltare il convoglio ferroviario della linea Reggio Emilia – Ciano d’Enza se l’amministrazione comunale non fosse intervenuta nel ridurre le tempistiche di attesa dei passaggi a livello presenti lungo la tratta.

Una mail in seguito alla quale il Comune aveva avvisato i carabinieri di Reggio Emilia che erano intervenuti con la componente del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, coordinata dalla Procura, aveva subito avviato le indagini anche di natura telematica. Non escludendo alcuna pista, anche di natura eversiva, in parallelo si è anche riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della provincia di Reggio Emilia per adottare misure per scongiurare l’eventuale attuazione della minaccia.

La mail intestata ad una donna, realmente esistente e poi ricondotta ad una collega di lavoro dell’indagato, ha consentito ai carabinieri di risalire all’Ip e quindi all’odierno indagato la cui casa è stata perquisita dai carabinieri del nucleo investigativo che hanno sequestrato il suo smartphone e il suo pc di casa. L’uomo, vistosi scoperto, ha ammesso le sue responsabilità, sostenendo di aver agito dato che era esasperato dai lunghi tempi di attesa al casello ferroviario che trovava per andare a lavorare.

Si è appurato che il giovane, con la linea di casa, aveva creato una fake-mail intestata alla collega di lavoro che poi, utilizzando un anonimizzatore e per il tramite della sua linea mobile, aveva spedito al Comune.