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Migranti, Marchi: “Solo propaganda dal governo, sulla pelle delle persone”

18 marzo 2023 | 17:51
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Migranti, Marchi: “Solo propaganda dal governo, sulla pelle delle persone”

L’assessore al Welfare: “Niente di nuovo dal Dl Cutro: alla destra serve un nemico, con cui prendere voti”

REGGIO EMILIAPiù invisibili e clandestini. Ecco quale potrebbe essere l’effetto del Dl Cutro del 10 marzo 2023, se uscisse dal Parlamento (e dal Quirinale) così come il governo Meloni-Salvini l’ha scritto. E’ un decreto che inasprisce pene che non verranno mai comminate, rafforza espulsioni che non verranno mai fatte (ogni 100 decreti di espulsione, i rimpatri effettivi non arrivano a 20), genera clandestinità mentre promette di combatterla.

Niente di nuovo: alla destra serve un nemico, con cui prendere voti. È la ratio della Bossi-Fini che i nipotini Salvini-Meloni confermano in toto. E oltre al Dl Cutro sono depositati in Commissione Affari costituzionali due disegni di legge (127 e 162) che restringono ulteriormente gli spazi di regolarità e il rispetto dei diritti umani per i migranti.

Una delle cose più gravi è lo smantellamento di fatto dell’istituto della protezione speciale. Nel 2022 quasi 11mila richiedenti asilo hanno ottenuto questo permesso di soggiorno, che protegge chi nel proprio Paese rischia persecuzioni, torture o violazioni dei diritti umani.

Cosa accadrà a queste persone? Scivoleranno nell’invisibilità, nascondendosi nei garage delle nostre città finché un reato o una malattia le faranno temporaneamente riemergere in un carcere o in un ospedale, per poi “sparire” di nuovo. Fino a nuovo reato o malanno. Follia disumana e anche irrazionale e costosa.

Tutto questo mentre l’hotspot di Lampedusa è al collasso; gli arrivi del 2023 triplicano quelli del 2022. I rifugiati vengono spediti sul territorio italiano in fretta e furia come se fossero pacchi con conseguenze gravi non solo per chi è accolto, ma anche per le comunità che devono accogliere. Accogliere persone, non pacchi.

Reggio è stata e sarà accogliente. Non abbiamo “porti da chiudere”, “navi da bloccare”, “confini da difendere”. Ma attenzione: il governo non può scaricare sulla pelle delle persone e delle comunità la sua incapacità e la sua propaganda.

Daniele Marchi, assessore al Welfare