Mafie, il Comune di Casina sotto la lente della prefettura

31 marzo 2023 | 17:58
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Mafie, il Comune di Casina sotto la lente della prefettura

Nominata una commissione per verificare se sussistano “tentativi di infiltrazione o collegamenti con la criminalità organizzata”

CASINA (Reggio Emilia) – Su delega del ministro dell’Interno il prefetto di Reggio Emilia, Iolanda Rolli, ha nominato una commissione di indagine per verificare se nel Comune di Casina sussistano “tentativi di infiltrazione o collegamenti con la criminalità organizzata” nel contesto di quella amministrazione. Ai sensi di legge la commissione potrà indagare per tre mesi, rinnovabili per una sola volta per altri tre.

Nel Comune dell’Appennino reggiano guidato dal sindaco Stefano Costi ha fatto discutere il ricorso presentato lo scorso novembre dall’ex assessore ai Lavori pubblici Tommaso Manfreda contro il diniego del prefetto all’iscrizione nella white list della ditta edile gestita da Manfreda col fratello. In seguito alle polemiche l’imprenditore si è dimesso dalla giunta, anche a fronte della levata di scudi contro la sua richiesta – contenuta nel ricorso al Tar – di sospendere l’efficacia anche di tutti i protocolli antimafia stipulati in provincia con la Prefettura.

Per quanto riguarda la domanda di iscrizione alla white list respinta dall’ufficio territoriale del Governo, un peso rilevante hanno giocato dai rapporti di parentela o affari di Manfreda con persone ritenute vicine alle cosche di ‘ndrangheta. Ad esempio Antonio Falbo (“non è mio cugino”, ha affermato Manfreda) e Giuseppe Falbo, eletto in Consiglio comunale a Casina nella precedente amministrazione. All’ex assessore erano contestati anche i presunti rapporti economici con Salvatore Grande, multato due anni fa per un subappalto non autorizzato.

Nel 2013 Manfreda e Salvatore Grande vennero sottoposti a un controllo delle forze dell’ordine mentre si recavano assieme in un cantiere che vedeva coinvolte le rispettive ditte di costruzioni. Ma nell’ambito, si è difeso sempre Manfreda, di rapporti “legittimi” e limitati a pochi cantieri (Fonte Dire).