Iren strigliata per l’accordo con l’israeliana Mekorot

22 marzo 2023 | 20:38
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Iren strigliata per l’accordo con l’israeliana Mekorot

La multiutility si difende nella commissione comunale: “Intesa senza implicazioni economiche”

REGGIO EMILIA – Le commissioni “Attività produttive” e “Diritti Umani” del Comune di Reggio Emilia strigliano Iren per l’accordo con la compagnia idrica Mekorot. La società di Stato israeliana, infatti, è accusata da diverse organizzazioni umanitarie di praticare “l’apartheid dell’acqua” nei confronti delle popolazioni palestinesi. Lo ricorda Lucia Piacentini, consigliera del Pd che ha proposto in sala del Tricolore l’ordine del giorno per convocare le commissioni, che va all’attacco.

“Siamo qui come azionisti di Iren al 7% in qualità di consiglieri – afferma – e diciamo che a noi questo accordo non piace e preoccupa”. Anche “gli affari – aggiunge Piacentini – vanno fatti all’insegna dei valori e questa intesa non rispecchia i valori della nostra azienda”. Pertanto, conclude la dem, “chiediamo a Iren come intenda posizionarsi rispetto alla sua respondabilità sociale perché non vogliamo di essere partner di un’azienda che è cobelligerante nella questione israelo palestinese”.

Il sindaco Luca Vecchi getta acqua sul fuoco precisando: “Questo protocollo di intesa non ha nessuna valenza economico finanziaria e non prevede alcun investimento sul territorio di Israele, ma solo la possibilità di scambi di conoscenza e di know how”. Inoltre “in realtà Iren ha fatto investimenti veri e propri e attività di formazione nei territori palestinesi, con azioni concrete che la posizionano in direzione diametralmente opposta a quello che ha scatenato le legittime preoccupazioni dei cittadini”.

Del resto, ricorda il sindaco, “tutti i grandi investimenti dell’azienda sono compiuti sulla base di indirizzi politici della proprietà e non vi è mai stato un indirizzo politico a investire in Israele nè a costruire un partnenariato industriale”. E “non credo che mai vi sarà fino a quando io sarò nel patto di sindacato”, conclude Vecchi.

Enrico Pochettino, direttore innovazione e internazionalizzazione del gruppo Iren, tranquillizza: “Siamo una multiutility da sempre caratterizzata dalla vocazione internazionale e quella con il maggior numero di progetti finanziati dall’Ue. Ma ci rivolgiamo all’estero non per investire capitali, ma per acquisire conoscenze e reperire i partner giusti per risolvere problematiche tecniche”.

Con Mekorot, aggiunge Pochettino, “condivideremo le conoscenze tecnologiche di eccellenza da loro sperimentate, ad esempio la gestione di 43 impianti di desalinazione che l’Italia pensava di non dover mai realizzare o il fatto che in Israele il 90% delle acque reflue viene riutilizzato a fini irrigui, contro il 5% italiano”. Ma “non ci sono impegni economici”. Quanto alla popolazione palestinese, conferma il manager, “oggi il 97% dei cittadini ha accesso all’acqua e come Gruppo abbiamo avviato 4 progetti per migliorarne i servizi”.