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Il Pug percorre l’ultimo miglio, approvazione a maggio

1 marzo 2023 | 14:46
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Il Pug percorre l’ultimo miglio, approvazione a maggio

Il sindaco Vecchi: “Darà una lettura contempranea della città, partendo dal passato e proiettandola verso una dimensione europea, attrattiva, inclusiva e orientata costantemente all’innovazione”

REGGIO EMILIA – Neutralità climatica, potenziamento dei “beni comuni” per una migliore qualità della vita (servizi sanitari, politiche abitative e di mobilità, scuola, cultura e infrastrutture) e attrattività, intesa in senso lato come capacità di convogliare su di sè talenti e investimenti innovativi. Sono le tre “sfide” del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) di Reggio Emilia, che dopo una lunga gestazione (dal 2020) percorre “l’ultimo miglio” verso l’approvazione definitiva in sala del Tricolore.

Dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale a maggio dell’anno scorso, infatti, gli enti territoriali competenti sul piano riuniti nel Comitato urbanistico di Area vasta, approveranno lunedì prossimo il testo del verbale di chiusura dei propri lavori. Lo strumento che pianifica lo sviluppo della città nei prossimi anni sarà quindi sottoposto nuovamente ai consiglieri, che lo approveranno tra la fine di aprile e l’inizio del prossimo maggio.

In dettaglio, gli obiettivi previsti sulla neutralità climatica passano innanzitutto per una drastica riduzione del consumo di suolo, cancellando più di 5 milioni di metri quadrati di aree urbanizzabili, pari a 3.780 alloggi. Ma si punta anche ad abbattere del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030, piantando in quell’arco di tempo 100.000 nuovi alberi. Altro traguardo da raggingere è quello dell’efficienza energetica degli edifici agevolando gli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, fino a portarli almeno al 2% del totale. Come? Ad esempio agendo sulle norme urbastiche e scontando del 50% il contributo di costruzione dovuto se le opere riguardano un recupero.

La mobilità sostenibile si basa invece sui pilastri della Tranvia da Rivalta a Mancasale e della creazione di 30 chilometri di piste “superciclabili”. Il piano prevede inoltre che per la superficie agricola, entro il 2030, il 25% dei campi sia coltivato in maniera biologica. Nel “capitolo” dei beni comuni sono in evidenza le strutture sanitarie di prossimità come le nuove “case della comunità” e il “diritto all’abitare”, con la riqualificazione di 400 alloggi popolari e un aumento del 30% degli appartamenti di edilizia sociale. Infine la Reggio attrattiva del futuro valorizzerà le sue grandi aree industriali e i poli di area vasta come la stazione Mediopadana e l’arena per i concerti Rcf.

Senza dimenticare il centro storico – oggetto di un pacchetto di misure dedicate – e il commercio di vicinato, aiutato stralciando le previsioni di 145.000 metri quadrati di superfici commerciali nei prossimi anni. “Il piano urbanistico non è solo un fatto tecnico, non è semplicemente un quadro di norme, ma una visione strategica proiettata almeno verso i prossimi 10 anni che fa da cornice ai grandi progetti in corso e agli altri che saranno impostati e realizzati”, spiega il sindaco Luca Vecchi. Convinto che il prossimo Pug “dia una lettura contempranea della città, partendo dal passato e proiettandola verso una dimensione europea, attrattiva, inclusiva e orientata costantemente all’innovazione”.