Coop Alleanza esternalizza i magazzini, scatta lo stato di agitazione

23 marzo 2023 | 17:13
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Coop Alleanza esternalizza i magazzini, scatta lo stato di agitazione

A Reggio 33 lavoratori saranno ricollocati nei punti vendita. I sindacati sono contrari

REGGIO EMILIA – Scatta lo stato di agitazione per i lavoratori della logistica impiegati nei nove magazzini di Coop Alleanza 3.0. Nel mirino dei sindacati la decisione del colosso della grande distribuzione di esternalizzare l’attività per focalizzarsi sempre di più sul core business, vale a dire sulla gestione della rete di vendita.

Secondo il progetto della cooperativa, dei 174 dipendenti diretti di Coop Alleanza 3.0 impiegati nei Ce.Di. di Reggio Emilia, Forlì, San Vito al Tagliamento e Anzola dell’Emilia, 142 saranno ricollocati nella rete di vendita (o negli uffici di sede) e 32 continueranno ad operare negli stessi magazzini per garantire l’unico servizio che sarà gestito da personale diretto, il rapporto con la rete commerciale.

“Al netto di Anzola dell’Emilia, magazzino per il quale non è stata ancora stabilita la data di ripresa dell’attività a seguito della ristrutturazione del sito, i rappresentanti dell’impresa cooperativa hanno comunicato che il subentro di terzi nelle attività attualmente gestite dai 142 lavoratori sopra richiamati avverrà il 9 maggio prossimo”, confermano Filcams, Fisascat e Uiltucs.

“Le ricadute concrete dell’operazione prospettata si tradurrà in una netta modifica delle condizioni lavorative di 84 dipendenti provenienti da Anzola dell’Emilia, di 13 da San Vito al Tagliamento, di 12 da Forlì e di 33 da Reggio Emilia, che Coop Alleanza 3.0 dichiara di voler ricollocare nei propri punti vendita, peraltro senza esplicitare le modalità con le quali le ricollocazioni si vorrebbero realizzare”, protestano i sindacati.

Che anche nell’incontro di lunedì scorso hanno ribadito la loro contrarietà alla scelta aziendale di affidare integralmente a terzi la gestione dell’intera funzione logistica. “Dall’esternalizzazione di un ambito tanto nevralgico c’è da temere unicamente l’effetto di un’ulteriore riduzione sia delle professionalità presenti nella cooperativa che del perimetro di operatività dell’impresa. E’ inoltre necessario ricordare che nel perimetro degli appalti si constatano molte denunce di criticità nelle condizioni di lavoro che andrebbero quanto meno chiarite da parte della cooperativa”, ammoniscono le sigle del commercio.

La replica di Coop Alleanza 3.0
Coop Alleanza 3.0 rinnova il modello di gestione logistica e rafforza i punti vendita per rendere più efficienti entrambi i servizi, favorendo la riqualificazione di tutti lavoratori finora impiegati nei magazzini di S. Vito al Tagliamento (PN), Reggio Emilia, Forlì e Anzola (BO) che entreranno, dal mese di maggio, nei punti vendita di maggiore prossimità rispetto al precedente incarico.

La nuova governance dei magazzini di Coop Alleanza, oltre a rappresentare uno strumento di modernizzazione dei servizi di logistica in linea con gli obiettivi del piano strategico, rappresenta un’opportunità per i dipendenti di accedere a nuovi percorsi di carriera in un processo che intende dare forte impulso al piano di formazione e allo sviluppo della professionalità delle persone impiegate nella rete di vendita, vero cuore ella cooperativa, facendo evolvere le competenze di tutti gli operatori, in continuità con quanto previsto dal contratto integrativo sottoscritto con le organizzazioni sindacali.

Si tratta di opportunità che si sommano, per i lavoratori che ne dovessero fare domanda, alla possibilità di aderire su base volontaria a un meccanismo di pensionamento anticipato e incentivato con importanti investimenti da parte di Coop Alleanza 3.0.

I lavoratori interessati sono 142, 84 dei quali impiegati nel magazzino di Anzola per i quali da ottobre 2020 è stata attivata la cassa integrazione straordinaria per consentire la completa ristrutturazione del magazzino. Per questi lavoratori, il cambio di mansioni è stato già avviato da ottobre 2022 per consentire la cessazione della cassa integrazione e la ripresa del lavoro a salario pieno. Essi potranno accedere a percorsi di formazione altamente qualificanti ed opportunità di crescita professionale all’interno dei punti vendita.