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Comune vara nuovo piano per regolamentare antenne telefoniche

1 marzo 2023 | 10:22
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Comune vara nuovo piano per regolamentare antenne telefoniche

Nel testo più informazione e criteri su impatto paesaggistico

REGGIO EMILIA – Non può impedire che vengano installate, nè decidere dove. E così, di fronte alle sollecitazioni sempre più frequenti dei cittadini preoccupati per la loro salute (alcuni dei quali si sono rivolti anche al Tar) il Comune di Reggio Emilia prova a regolamentare l’iter di installazione delle “stazioni radio base”, cioè le antenne telefoniche. Lo fa con un nuovo regolamento presentato ieri sera in commissione Territorio e Ambiente, il cui scopo è coinvolgere gli operatori telefonici in un percorso “quanto più possibile partecipato con gli enti locali e il territorio” e rendere gli impianti “accettabili dal punto di vista architettonico e paesaggistico”.

La materia è complessa perché come spiega l’assessore comunale all’Ambiente Carlotta Bonvicini, il margine d’azione del Comune è quasi nullo, vincolato alla normativa nazionale sovraordinata. Questa peraltro, a partire dal testo unico dell’edilizia, considera le antenne come “opere di urbanizzazione primaria” che, al pari delle fognature, non hanno limiti di collocazione e devono poter raggiungere tutti. Fanno eccezione alcune aree, definite “ricettori sensibili” dove le antenne sono vietate: in prossimità di scuole, strutture sanitarie, parchi o zone tutelate ed edifici storici.

Una delle novità del testo in discussione – che discende da una delibera regionale – prevede che gli operatori telefonici presentino entro gennaio al Comune un piano delle installazioni che intendono effettuare nell’anno entrante. Questo per informare fin da subito non solo i cittadini (tramite le Consulte di quartiere), ma anche gli uffici comunali i quali potranno intraprendere un confronto su eventuali modifiche ai progetti presentati. Una parte corposa del regolamento stabilisce poi i criteri per minimizzare “impatto visivo” delle antenne nelle varie zone della città.

Ad esempio è incoraggiato il cosiddetto “cositing” cioè l’installazione di più centraline su uno stesso palo. Inoltre sarà creata una commissione ad hoc che, all’interno della Conferenza dei servizi, vaglierà tutte le richieste dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Infine si specificano le “regole di ingaggio” per la comunicazione ai cittadini e i rapporti con Arpae, ente deputato ai controlli sulle emissioni elettromagnetiche.