Comitato parità ordine commercialisti: “In Iran situazione femminicidi drammatica”

7 marzo 2023 | 18:21
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Comitato parità ordine commercialisti: “In Iran situazione femminicidi drammatica”

REGGIO EMILIA – In occasione della Giornata internazionale della Donna, il Comitato pari opportunità dell’Ordine dei commercialisti di Reggio Emilia presieduto da Paola Pizzetti, insieme ai Comitati parità degli Ordini territoriali denuncia la drammatica situazione delle donne iraniane. In una nota si sottolinea come la morte per avvelenamento di una donna a Qom, di cui in questi giorni hanno dato notizia i media internazionali e che è stata ammessa dallo stesso viceministro della salute, Younes Panahi, è l’ennesimo caso di femminicidio in un Paese in cui è ormai esplicito l’obiettivo di imbavagliare le donne, al pari di quanto accade nell’Afghanistan dei talebani.

“Sono almeno 200 le bambine e le ragazze avvelenate con lo scopo di chiudere per sempre le scuole femminili”, scrivono i comitati pari opportunità, ricordando anche come “solo qualche settimana fa un semplice ballo romantico è stata la causa della condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per Astiyazh Haghighi e per il suo fidanzato Amir Mohammad Ahmadi, entrambi poco più che ventenni”. Nella nota si ricordano anche la “persecuzione subita da Sara Khadim al-Sharia, campionessa iraniana di scacchi, per aver partecipato nei mesi scorsi in Kazakistan al campionato mondiale a volto scoperto. Innumerevoli sono i casi di violenza contro le donne iraniane e contro gli uomini, padri e fratelli, che sposano le ragioni della difesa delle libertà fondamentali delle donne. Violenze che purtroppo sfociano in una strage continua ed inarrestabile di giovani vite”.

“Le commercialiste e i commercialisti si oppongono a questa carneficina: quella che si sta combattendo in Iran è una lotta per i diritti inalienabili delle donne e degli uomini. Di fronte a questa situazione più forte deve farsi sentire la voce della comunità internazionale e deve crescere la mobilitazione dell’opinione pubblica”.