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Ucraina, a un anno dalla guerra Reggio si mobilita per la pace

21 febbraio 2023 | 15:30
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Ucraina, a un anno dalla guerra Reggio si mobilita per la pace

Il 24 febbraio, in città, ci saranno un seminario alle 15,30 nella sede della Cgil e una fiaccolata alle 18 con partenza dalla Gabella in via Roma

REGGIO EMILIA – Ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina Reggio Emilia scende (di nuovo) in piazza per chiedere la fine del conflitto per vie diplomatiche. Sono in particolare due le iniziative organizzate in città il prossimo venerdì 24 febbraio in risposta all’appello di “Europe for peace”, che ha previsto fino al 26 febbraio manifestazioni in 100 città italiane e altre in Europa. Si tratta di un seminario che avrà luogo nella Camera del lavoro e di una fiaccolata.

Sono entrambi promossi da 33 tra associazioni, istituzioni e partiti politici reggiani tra cui: Cgil, Associazione reggiana per la Costituzione, Donne in nero, Anpi, Arci, Arcigay, Emergency, Coalizione civica, M5s, Europa Verde, Potere al Popolo, Rifondazione comunista, Partito del sud, Rec e Possibile. Nel seminario, moderato dalla portavoce dell’Associazione reggiana per la Costituzione da Rina Zardetto, si parlerà – dalle 15.30 nella sede della Cgil – degli impatti del “ritorno della guerra in Europa”. Tra i relatori Sergio Bassoli, esponente della Cgil nazionale delegato ai temi della pace, Marco Cervino, ricercatore del Cnr e Pasquale Pugliese del Movimento non violento.

Alle 18 ci sarà invece una fiaccolata con partenza dalla “Gabella” di via Roma fino al teatro Ariosto. Qui saranno ricordate da Istoreco le figure di Mario Baricchi e Fermo Angioletti, anarchici che cercarono di fermare l’intervento italiano nella prima guerra mondiale e furono uccisi proprio davanti al teatro il 25 febbraio del 1915. Zardetto, presentando questa mattina all’Ostello della Ghiara le due manifestazioni mette tra l’altro l’accento sui costi sostenuti dall’Italia per l’invio di Armi all’Ucraina, che secondo alcune stime si aggirano sugli 800 milioni. Risorse “che vengono sottratte a scuola, lavoro e sanità, mentre si parla con troppa superficialità di una guerra nucleare”. Anche per Antonella Festa, segretaria reggiana di Sinistra italiana, “assistiamo ad un’escalation militare basata su scelte immorali”.

Presente all’incontro anche Cristian Sesena, segretario della Cgil provinciale, che per prima scese in piazza (con Cisl e Uil) il 24 febbraio del 2022 per lo stop alle ostilità iniziate poche ore prima. A giudizio di Sesena “non c’è stato fino ad ora alcun tentativo vero della politica di esplorare la strada della diplomazia” e “a pagare le conseguenze della guerra sono i civili”. Tra questi anche i lavoratori ucraini che, evidenzia Sesena, “lavorano 60 ore a settimana e hanno visto i salari derogati in peggio, perché tutto il sistema economico è prostrato agli obiettivi bellici. Una situazione che ha portato miseria”.

Per il segretario è ugualmente preoccupante “che la guerra sia diventata ordinaria e quasi considerata fisiologica del vivere sociale”. Con gli eventi di venerdì, quindi, “cerchiamo quindi di ‘bonificare’ le menti e chiediamo all’Europa di assumere un atteggiamento forte e degno dei Paesi civili che la compongono”, chiude Sesena.